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INDIARivelato il piano di Mumbai

08.02.16 - 10:45
Un americano di origine pachistana, in carcere negli Stati Uniti per il suo coinvolgimento nelle stragi del 26 novembre ha svelato alcuni dettagli sull'attentato in cambio di uno sconto sulla pena
Rivelato il piano di Mumbai
Un americano di origine pachistana, in carcere negli Stati Uniti per il suo coinvolgimento nelle stragi del 26 novembre ha svelato alcuni dettagli sull'attentato in cambio di uno sconto sulla pena

NEW DELHI - Un americano di origine pachistana, in carcere negli Stati Uniti per il suo coinvolgimento nelle stragi di Mumbai del 26 novembre 2008, ha rivelato a un tribunale indiano alcuni dettagli sull'attentato costato la vita a 166 persone. Lo riferiscono oggi i media locali.

In una video conferenza con i giudici, David Coleman Headley, ex informatore dei servizi segreti americani, ha detto che i terroristi della sua organizzazione, la Lashkar-e-Taiba (LeT), avevano tentato per due volte di arrivare con le armi nella metropoli via mare, ma in entrambi i casi il piano era fallito.

Il militante, il cui vero nome è Dawood Gilani, ha poi confessato di essere venuto in India "sette o otto volte" dal 2006 al 2008 per ricognizioni e per preparare l'azione che prevedeva l'assalto a prestigiosi hotel e a un centro ebraico di Colaba. Ha poi aggiunto di aver assunto un nome americano per "poter entrare in India più facilmente" e di avere come contatto locale il 'collega' Sajid Mir (che ora si nasconderebbe in Pakistan).

Lo scorso dicembre Hadley, che sta scontando una pena di 35 anni di prigione in Usa, annunciò al tribunale di Mumbai che indaga sull'attentato, di essere pronto a collaborare in cambio di un alleggerimento della sua posizione.

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