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FRANCIADenunciò Abaaoud: «Non ho più una vita». «Di tutto per proteggerla»

04.02.16 - 11:48
È stata l'unica testimone interrogata dal coordinatore degli attentati del 13 novembre. Bernard Cazeneuve: «So quello che stiamo facendo»
Denunciò Abaaoud: «Non ho più una vita». «Di tutto per proteggerla»
È stata l'unica testimone interrogata dal coordinatore degli attentati del 13 novembre. Bernard Cazeneuve: «So quello che stiamo facendo»

PARIGI - "Non ho più una vita, mi sento abbandonata": lo dice a RMC-BFM-TV una testimone chiave nell'inchiesta sugli attentati del 13 novembre a Parigi, l'unica che incontrò e interrogò il coordinatore degli attentati del 13 novembre.

Sonia, questo il nome di fantasia della donna, ha detto di essere un'amica di lunga data di Hasna Ait Boulahcen, la cugina di Abdelhamid Abaaoud, i due neutralizzati durante l'assalto della polizia nel covo di Saint-Denis.

La donna assicura che era lì quando squillò il telefono dell'amica, due giorni dopo gli attentati, il 15 novembre. Dall'altra parte del filo - da un'utenza belga - qualcuno le chiese "di andare a prendere una persona che ha bisogno di un alloggio". L'appuntamento viene fissato al 2, rue des Bergeries, a Aubervilliers, la zona industriale del nord di Parigi dove il terrorista dell'Isis si era andato a nascondere dopo la strage che ha causato 130 morti.

Come d'intesa, Hasna Ait Boulhacen comunica il codice concordato, il '1010'. L'uomo esce da un boschetto, ma Sonia non lo riconosce subito. "Aveva un berretto 'bob' in testa, scarpe da ginnastica arancioni, un giubbotto. Per me era un romeno. E poi sorrideva, non sembrava per niente un terrorista".

Insieme alla cugina, una volta in auto, Sonia comincia a parlare con Abaaoud, capisce di chi si tratta. "Mi dice, è normale: 'i tavolini di caffé e ristoranti sono stato io". E ancora: "Sembra fiero di lui, non ha paura di nessuno, racconta quei fatti come se fosse andato a fare la spesa e avesse trovato un fustino di detersivo in promozione. Ecco, è contento".

"Facciamo di tutto per proteggere Sonia" - "Facciamo tutto il necessario". Lo dice il ministro francese dell'Interno, Bernard Cazeneuve, dopo l'accorato appello di Sonia, la donna che ha denunciato alla polizia Abdelhamid Abaaoud, il coordinatore degli attentati del 13 novembre, e che ora dice di sentirsi abbandonata dallo Stato.

"So quello che stiamo facendo - ha affermato Cazeneuve intervistato in diretta da radio Europe 1 - Ritengo che stiamo facendo tutto il necessario in un contesto estremamente complicato. Il miglior modo di proteggerla è agire e star zitti".
 

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