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"Sono stati lanciati 4 o 5 razzi contro la base" ha spiegato il portavoce della missione. "Attacchi codardi, non ci fermeranno"
BAMAKO - Almeno tre persone sono morte nell'attacco ad una base dei peacekepeer della Nazioni Unite a Kidal, nel nord del Mali. Lo riferisce un portavoce dell'Onu. L'attacco arriva otto giorni dopo il sanguinoso attentato nell'hotel Radisson di Bamako nel quale sono rimaste uccise 20 persone.
Secondo la ricostruzione del portavoce, l'attacco è avvenuto attorno alle 4 del mattino. "Sono stati lanciati 4 o 5 razzi contro la base", ha detto parlando con alcuni media, "diverse persone sono rimaste ferite ma è troppo presto per dare un numero preciso".
Sono due peacekeeper della Guinea e un civile le vittime dell'attacco, nel quale sono anche state ferite 20 persone. Lo riferiscono fonti ufficiali citate dalla Bbc. L'attentato non è stato ancora rivendicato ma si teme che possa essere opera dei jihadisti di al Mourabitoun, gruppo estremista legato ad al Qaida ma forse confluito nell'Isis, che il 20 novembre ha attaccato l'hotel Radisson.
"Attacchi codardi, non ci fermeranno" - "Questi attacchi codardi non fermeranno la determinazione delle Nazioni Unite a sostenere il popolo del Mali e il processo di pace". Così il segretario generale di Minusma, la missione delle Nazioni unite in Mali, ha condannato l'attentato alla base Onu di Kidal nel quale sono morte almeno tre persone.
In un comunicato pubblicato sull'account Facebook della missione Mongi Hamdi ha assicurato che "l'Onu sta rafforzando le sue misure di sicurezza" nel paese africano.
