Cerca e trova immobili
Ad Amburgo e Braunschweig si sono registrati scontri che hanno visto coinvolti centinaia di richiedenti asilo di diverse nazionalità
BERLINO - Suhl, Lipsia, Gerstungen, Holzkirch, Pfaffenhofen, Calden. Oggi Amburgo e Braunschweig. Giungono ormai con frequenza quotidiana le notizie di risse tra richiedenti asilo in centri d'accoglienza tedeschi.
In un centro di prima accoglienza nel quartiere Wilhelmsburg di Amburgo, martedì sera una sessantina di richiedenti asilo si sono resi protagonisti di scontri violenti. Alcuni di essi si sarebbero armati di spranghe di ferro e un testimone ha raccontato di aver visto un richiedente asilo impugnare un'arma da fuoco.
Cinque i richiedenti asilo rimasti feriti, di cui uno da arma da taglio al braccio. L'uomo è stato trasportato in ospedale. Non è ancora chiaro se si tratta di una ferita causata da una coltellata.
Come scrive l'edizione online della rivista "Die Zeit", la polizia è giunta in forze per separare i due gruppi rivali, formati da uomini provenienti dall'Afghanistan e dall'Albania. Tre le persone arrestate. La polizia non ha trovato né armi da fuoco né coltelli. Dopo essere riuscita a sedare la rissa, la polizia è dovuta intervenire per un tendone dato alle fiamme. Due persone sono rimaste intossicate.
Come ha spiegato un portavoce della polizia, le prime scaramucce si sono registrate martedi pomeriggio e dopo un primo intervento, gli agenti sono stati chiamati di nuovo verso sera. Non è ancora conosciuta la causa scatenante della rissa.
A Braunschweig, città della Bassa Sassonia, si è verificata una rissa che ha visto coinvolte dalle 300 alle 400 persone. Ad affrontarsi sono stati algerini e siriani. La causa dello scontro sarebbe stata originata da alcuni oggetti rubati. Non si registrano feriti. La polizia è dovuta intervenire per sedare i disordini, durati circa un'ora e mezza. Un uomo è stato arrestato.
