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DANIMARCANaturalizzazioni: la Danimarca inasprisce le regole

05.10.15 - 17:05
Il centro-destra al governo e la sinistra dei Socialdemocratici alzano l’asticella per diventare danesi
Naturalizzazioni: la Danimarca inasprisce le regole
Il centro-destra al governo e la sinistra dei Socialdemocratici alzano l’asticella per diventare danesi

COPENAGHEN - “Prendere la cittadinanza danese è qualcosa di molto speciale ed è semplicemente giusto che alziamo l’asticella per potersi dire ‘danesi’”: è con queste parole che la ministra dell’Immigrazione e dell’integrazione di Copenhagen, Inger Støjberg, ha annunciato uno “storico” accordo con i maggiori partiti presenti in parlamento per inasprire le condizioni per la naturalizzazione.
Il progetto non introduce tanto nuovi criteri (già numerosi) quanto innalza le aspettative per ciascuno di essi, in particolare in merito alla conoscenza del danese e della Danimarca, all’indipendenza economica e al casellario giudiziale.

Per quanto riguarda la conoscenza della lingua, l’accordo richiede che il candidato alla cittadinanza abbia superato un test di Danese 3 (il più alto) in luogo dell’attuale Danese 2. L'esame comprende una prova scritta di quattro ore (comprensione + produzione) e una prova orale di 15 minuti. Il test per la naturalizzazione, invece, passa dalle attuali 30 domande a 40 e i candidati dovranno rispondere correttamente all’80% delle stesse (ora la soglia è il 73%).

I candidati al passaporto danese, altresì, dovranno dimostrare di essere stati autosufficienti economicamente per almeno 4 anni e mezzo negli ultimi 5 anni prima della richiesta. L’attuale periodo d’indipendenza era finora fissato a due anni e mezzo. Ultimo considerevole giro di vite, infine, sui precedenti penali: se attualmente uno straniero che ha commesso reati viene escluso dalla possibilità di richiedere la cittadinanza per un periodo che può andare dai tre ai 20 anni, questi tempi d’interdizione verranno ora aumentati del 50%.
L’accordo, promosso dal governo di minoranza del Partito Liberale Venstre, è supportato dal Partito popolare danese, dal Partito Conservatore, da Alleanza Liberale e dal maggiore partito di sinistra, i Socialdemocratici.

A inizio settembre il governo danese aveva fatto parlare di sé per una campagna mediatica con cui invitava i migranti, in particolare i profughi provenienti dal Libano, a non recarsi in Danimarca. La campagna elettorale di Venstre, del resto, è stata caratterizzata dai temi della migrazione e il governo deve fare affidamento, ora, sul supporto della formazione anti-immigrazione del Partito popolare danese.

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