Cerca e trova immobili
Nonostante sia stato declassato da uragano a tempesta tropicale rimane alta l'allerta
NEW YORK - La Costa Orientale degli Stati Uniti si sta preparando all’arrivo dell’uragano Joaquin, che ha spazzato le Bahamas con i suoi venti arrivati fino a 215 chilometri all'ora. La forza del fenomeno è calata, ma l’allerta è alta e le autorità sono pronte, in diversi stati è stato dichiarato lo stato d’allerta.
I negozi sono asserragliati - Il governatore della Carolina del Sud - già gravemente colpita negli ultimi giorni - Nikki Haley, ha chiesto agli abitanti di rimanere a casa, e ha avvertito di possibili interruzioni di corrente. Proprio in questo stato è stata registrata la prima vittima, la seconda invece è morta in North Carolina. Quasi ovunque, i negozi stanno preparando barricare per proteggere porte e finestre, mentre gli abitanti cercano fornitura di acqua, latte e altri generi di prima necessità.
Da uragano a tempesta tropicale - Declassato allo status di tempesta tropicale, Joaquin, con venti che possono raggiungere ancora i 205 chilometri all'ora, si sta muovendo verso nord-est a una velocità di 11 chilometri all'ora, secondo l'ultimo bollettino del Centro americano del controllo degli uragani. Sceso a categoria 3 - su una scala di 5 - una volta raggiunte le coste non dovrebbe riprendere potenza, ma "queste piogge potrebbero causare potenzialmente inondazioni letali".
Secondo le autorità delle Bahamas non è stata registrata nessuna vittima, ma le case sono state distrutte, centinaia di persone sono rimaste senza energia elettrica. Le scuole sono state chiuse, i voli sono stati sospesi e le crociere dirottate su altre rotte.
Cargo scomparso - E non c'e ancora nessuna notizia della nave da carico di El Faro, con 33 persone a bordo, 28 americani e cinque polacchi. La nave, che stava viaggiando da Jacksonville (Florida) a San Juan (Porto Rico), non da notizie da giovedì mattina, quando ha registrato una perdita di propulsione e un ingresso di acqua, in modo controllato. La Guardia Costiera degli Stati Uniti ha detto in un tweet che “la ricerca continua".
