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NIGERIASaltano in aria 5 bambine-kamikaze, è strage

02.10.15 - 19:44
La più giovane aveva 9 anni, la più grande non più di 14: loro e le altre hanno compiuto l'ennesimo massacro di innocenti a Maiduguri
Saltano in aria 5 bambine-kamikaze, è strage
La più giovane aveva 9 anni, la più grande non più di 14: loro e le altre hanno compiuto l'ennesimo massacro di innocenti a Maiduguri

MAIDUGURI - Giovedì sera. Cinque ragazzine si muovono senza fretta all'esterno di una moschea di Maiduguri, come tante altre coetanee si spostano tra le centinaia di fedeli che aspettano di partecipare alla preghiera della sera. Preparano un nuovo orrore e forse neppure lo sanno.

Le cinque ragazzine indossano cinture e giubbotti esplosivi e saltano in aria quasi nello stesso momento nella città nigeriana, capoluogo del tormentato stato nord-orientale di Borno. La più giovane aveva 9 anni, la più grande non più di 14: loro e le altre hanno compiuto l'ennesimo massacro di innocenti.

Le forze di sicurezza hanno riferito che i morti sono stati 14 comprese le bambine, i feriti 39. Anche la sede della milizia locale di vigilanza, accanto alla moschea, ha subito gli effetti distruttivi delle deflagrazioni. Il numero delle vittime potrebbe aumentare dato che molti feriti hanno subito mutilazioni e sono in gravi condizioni.

Le esplosioni, hanno raccontato i militari, sono avvenute poco prima della preghiera quando la zona della moschea era molto affollata. Solo due settimane fa a Maiduguri in attacchi analoghi erano morte più di 100 persone.

L'attentato multiplo non è stato rivendicato ma le autorità lo attribuiscono ai Boko Haram, i fondamentalisti islamici che proprio in quest'area (Stato di Borno) sei anni fa hanno dato il via alla loro guerra sanguinosa per l'instaurazione della Sharia (la legge islamica), con un bilancio di oltre 17.000 morti e più di un milione e mezzo di sfollati costretti a fuggire dalle loro case e dai loro villaggi.

Gli attacchi sono aumentati da quando, lo scorso maggio, è diventato presidente della Nigeria il musulmano Muhammadu Buhari che ha ottenuto alcuni importanti successi contro il gruppo integralista, dall'inizio dell'anno affiliato allo Stato islamico (Isis) di Abubakr al-Baghdadi e al suo progetto di "califfato" mondiale.

Gli obiettivi dei jihadisti sono considerati "minori" dalle autorità rispetto anche solo a un anno fa, ma l'efferatezza cresce. Sempre più spesso i Boko Haram "usano" giovani donne e bambine che - secondo molti osservatori - senza capire cosa stia loro accadendo o anche contro la loro volontà, vengono trasformate in bombe umane e fatte saltare in aria in mezzo alla folla.

Oggi le autorità di Abuja hanno inoltre riferito di una nuova "barbarie": sempre nel nord-est della Nigeria i Boko Haram hanno avvelenato alcune sorgenti. L'esercito sta avanzando nell'area e ritiene che "la barbara azione, un vero e proprio atto di terrorismo" sia parte del tentativo di fermare i militari inviati in forze dal presidente. "Non si sono perse vite umane, ma molti capi di bestiame hanno bevuto l'acqua avvelenata e sono morti". Anche in questo caso saranno i civili a subire le conseguenze più devastanti, con ulteriore riduzione dell'acqua potabile e del cibo a disposizione.

 

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