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STATI UNITI"Oggi è il compleanno di mia figlia"

02.10.15 - 20:00
Un ex soldato ha cercato di fermare lo sparatore nel campus dell'Università dell'Oregon parlandogli di sua figlia, ma si è preso 5 pallottole
"Oggi è il compleanno di mia figlia"
Un ex soldato ha cercato di fermare lo sparatore nel campus dell'Università dell'Oregon parlandogli di sua figlia, ma si è preso 5 pallottole

NEW YORK - Chris Mintz, 30anni, potrebbe pagare a caro prezzo il suo gesto eroico durante la sparatoria di ieri nel campus dell'Università Umpqua (Oregon), nella quale hanno perso la vita 9 persone.

Gravemente ferito, l'ex soldato dell'esercito è stato in grado di raccontare alla sua famiglia ciò che gli è accaduto prima di entrare in sala operatoria. Wanda Mintz, sua zia, assieme agli altri familiari ha riportato tutto alla televisione locale WGHP-TV.

Dopo aver sentito dei colpi provenire da una classe, il veterano si è gettato davanti alla porta di un'altra stanza per cercare di evitare che Chris Harper Mercer, il presunto killer, potesse entrare.

"Non ha potuto far altro che restare lì e vedere che qualcosa di terribile stava per accadere", racconta Derek Bourgeois, suo cugino, al "Daily Mail".

L'assassino è riuscito comunque a entrare nella stanza, sparando tre colpi contro Mintz. Una volta a terra, l'uomo ha alzato gli occhi verso il killer e gli ha detto: "Oggi è il compleanno di mio figlio". Quindi ha ricevuto altri due proiettili.

L'uomo aveva appena festeggiato i sei anni della sua piccola Tyrik prima di andare all'università, dove sta seguendo la sua prima settimana di lezioni. Dopo aver lasciato l'esercito, ha infatti iniziato gli studi per diventare un fitness trainer.

È stato colpito alla schiena, nello stomaco e alle mani. Le sue gambe sono rotte, ma "i suoi segni vitali sono buoni. Farà fatica per ricominciare a camminare, ma è vivo", spiega Ariana Earnhardt, una cugina. "Avrebbe potuto anche morire", aggiunge la zia.

Papà del killer: "Sono scioccato" - Si dice scioccato Ian Mercer, padre dell'autore della strage. "È stata una giornata devastante per me e per la mia famiglia. Sono scioccato, scosso: è tutto quello che posso dire", ha detto ai giornalisti dalla sua casa di Tarzana, in California. L'uomo sta collaborando alle indagini condotte dalla polizia e dall'Fbi. Numerosi fogli contenenti frasi razziste e di odio sono stati ritrovati dagli inquirenti.
 

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