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UNGHERIALa polizia riapre la stazione di Budapest, e i rifugiati assaltano i treni

03.09.15 - 09:34
Alle 8.15 di questa mattina i cancelli della stazione sono stati riaperti. La corsa dei migranti per salire sui treni. Obiettivo: la Germania
La polizia riapre la stazione di Budapest, e i rifugiati assaltano i treni
Alle 8.15 di questa mattina i cancelli della stazione sono stati riaperti. La corsa dei migranti per salire sui treni. Obiettivo: la Germania

BUDAPEST - Migranti si sono riversati nella stazione di Budapest non più presidiata dalla polizia, ma le ferrovie hanno comunicato che, per ragioni di sicurezza "del trasporto ferroviario", non ci sono treni che vanno verso l'Europa occidentale.

L'ingresso della stazione principale di Budapest è stata aperta attorno alle 8.15, e immediatamente c'è stata la corsa a salire sul primo treno fermo in stazione, con l'obiettivo di poter effettuare il viaggio della speranza.

Le immagini televisive, che stanno diffondendo le principali reti locali, e le fotografie che giungono in redazione mostrano i rifugiati che si apprestano a salire sui treni fermi. Per loro non sembra vero, dopo giorni di attesa sui binari, di poter vedere coronato il proprio sogno: partire per la Germania.

"Se non riusciamo a difendere i nostri confini Schengen è a rischio" - "Non costruiamo il muro per divertimento ma perché è necessario". Così il premier ungherese Viktor Orban in un intervento sulla Frankfurter Allgemeine Zeitung.

"Se non riusciamo a difendere i nostri confini Schengen è a rischio", aggiunge, sostenendo che "ogni politico europeo che prometta una vita migliore e incoraggi a lasciare tutto e rischiare la vita per venire in Europa, è irresponsabile". E ancora, "noi vogliamo mantenere la libertà di movimento, per questo vogliamo difendere le frontiere. Senza un controllo severo delle frontiere è inutile parlare di quote".

"I leader europei hanno dimostrato chiaramente di non essere in grado, di non avere la capacità di gestire la situazione", ha poi spiegato Orban in una conferenza stampa dopo aver incontrato il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz. "È noto che tocca ai singoli Paesi controllare le frontiere esterne. E questo sta facendo l'Ungheria".

Alla domanda relativa a quanto intende fare con i profughi che si trovano in Ungheria ha risposto che "nessuno può lasciare l'Ungheria senza essere stato registrato. Non si tratta di una strategia ma di applicazione delle leggi e delle regole europee".

"Detto tra noi, il problema non è europeo, è un problema tedesco. Tutti vogliono andare in Germania. Nessuno vuole restare in Ungheria, Slovacchia o Estonia. Vogliono andare tutti in Germania". Così infine il premier ungherese sui migranti.

Dal suo canto Schulz ha affermato che è necessario "trovare una base comune per organizzare l'immigrazione legale", secondo lui tuttavia l'Europa deve "tutelare l'asilo politico". "Sinora abbiamo visto solo egoismo. Oggi - ha aggiunto - siamo di fronte a un momento cruciale dell'Unione europea". "La settimana prossima credo che il presidente della Commissione Jean Claude Juncker annuncerà nuove misure sul fronte della ricollocamento", ha concluso.

"È meglio andare nei campi di rifugiati" - Sulla piazza davanti alla stazione di Budapest, la polizia sta cercando di convincere i migranti a desistere dall'idea di andare in Europa occidentale. "È meglio accettare di andare nei campi di rifugiati in questo paese. Viaggiare è impossibile senza visto per la Germania", viene ripetuto in arabo e in inglese da altoparlanti.

Il treno diretto a Sopron (Ungheria occidentale), invaso questa mattina dai profughi si trova ancora sui binari della stazione, riferisce l'agenzia di stampa italiana ANSA.

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