Non si ferma la protesta contro la politica cinese nel territorio
PECHINO - Una donna tibetana si è suicidata dandosi fuoco nella contea di Sangchu, in una area a popolazione tibetana nella provincia cinese del Gansu, secondo fonti di esuli tibetani. La donna, Tashi Kyi, è la 141esima persona ad "autoimmolarsi" per protestare contro la politica cinese nel territorio.
La prima autoimmolazione è avvenuta nel 2009 e questa drammatica forma di protesta ha avuto il suo picco nel 2012, quando 83 tibetani si sono "autoimmolati" dopo aver lanciato slogan o lasciato messaggi chiedendo il ritorno del Dalai Lama, il leader spirituale del buddhismo tibetano e premio Nobel per la pace che vive in esilio dal 1959.