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ITALIACommercio illecito di iPad, Tv, lavatrici, richiesta rogatoria anche in Svizzera

07.07.15 - 13:23
Scoperta una maxi frode fiscale transnazionale per oltre 70 milioni di euro
Commercio illecito di iPad, Tv, lavatrici, richiesta rogatoria anche in Svizzera
Scoperta una maxi frode fiscale transnazionale per oltre 70 milioni di euro

MONZA - I militari della Guardia di Finanza hanno scoperto una maxi frode fiscale transnazionale per oltre 70 milioni di euro. Diciannove le persone raggiunte da ordinanze di custodia cautelare in Italia e all'estero. Sono in corso sequestri di beni e di denaro per 12 milioni di euro.
Nel corso delle indagini, svolte dalle Fiamme gialle di Seregno (Monza) e coordinate dalla Procura di Monza, è stata individuata un'associazione a delinquere che avrebbe ideato la frode fiscale milionaria nella commercializzazione di prodotti elettronici.

L'associazione a delinquere operava attraverso un giro di false fatturazioni emesse da società fittizie attive su Roma e numerose altre città italiane e anche europee. Queste società acquistavano la merce da un grosso imprenditore bulgaro, per poi rivenderle ad un altro grosso imprenditore di Alessandria, il quale a sua volta rivendeva a grosse catene (inconsapevoli) quali Esselunga, Auchan e Mediaword.
Le tre "menti" dell'organizzazione, secondo gli inquirenti, sarebbero Renato Ventura, Nicolaj Ivanov Kitov, imprenditore bulgaro e Carmine Perrotta, imprenditore romano di origine casertana.

I tre sono stati colpiti da ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Monza insieme ad altre sedici persone. In totale gli indagati sono ventisette. Centocinquanta uomini in queste ore stanno eseguendo le diciannove ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip di Monza, oltre a cinquanta perquisizioni sul territorio nazionale ed estero, eseguite anche attraverso rogatorie in Croazia, Principato di Monaco, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Spagna e Svizzera.
Secondo gli investigatori, la frode sarebbe durata almeno un paio di anni, durante i quali sarebbero stati commercializzati centinaia di migliaia di pezzi tra iPad, televisori, lavatrici e apparecchi elettronici in genere, venduti a circa il 30% in meno.

 

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