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FRANCIA/ TUNISIA / KUWAITUn venerdì di sangue, oltre 60 morti. Il mondo in lutto

26.06.15 - 19:07
L'ombra dell'ISIS dietro gli attacchi terroristici compiuti in Francia, Tunisia e Kuwait
Un venerdì di sangue, oltre 60 morti. Il mondo in lutto
L'ombra dell'ISIS dietro gli attacchi terroristici compiuti in Francia, Tunisia e Kuwait

LUGANO - Un morto decapitato, alcune bandiere islamiste e un'esplosione in Francia, a 30 chilometri da Lione. Almeno 37 morti e 36 feriti in una strage sulla spiaggia di Susa, in Tunisia. E infine 25 morti e 202 feriti nella moschea sciita al Imam al Sadiq a Kuwait City.

È un venerdì di sangue, una giornata di lutto globale, quella che ci stiamo per lasciare alle spalle. Sono infatti 63 le vittime dei tre attentati figli, a quanto pare, tutti del terrorismo islamista. Un legame tra i tre episodi, al momento non è noto, ma la giornata di oggi è comunque di quelle che sarà difficile dimenticare. 

Testa mozzata e ricoperta di scritte in arabo vicino Lione - L'attacco in Francia, il primo in ordine temporale, è avvenuto nella tarda mattinata di oggi, a meno di sei mesi dai sanguinosi fatti di Parigi. Teatro delle violenze è stato l'impianto di produzione di gas industriale Air Products a Saint-Quentin-Fallavier, a circa 30 chilometri da Lione. Sono 4 le persone in stato di fermo: Yassin Salhi, il sospetto terrorista, sua moglie e sua sorella, presenti nel domicilio coniugale, così come un'amica della sorella. Una quinta persona viene ascoltata, ma non è in stato di fermo, si tratta del fratello di Yassin Salhi che si è presentato spontaneamente alla polizia.

La vittima, in questo caso, è stata il gestore di una società di trasporti con sede a Chassieu. Si trovava nella fabbrica per una consegna. All'uomo è stata tagliata la testa, trovata infilzata sulla recinzione dello stabilimento e ricoperta di scritte in arabo.

Un kalashnikov nascosto in un ombrellone, quindi la strage - Un attacco via mare, con bombe a mano e un kalashnikov nascosto in un ombrellone. È quanto accaduto poco dopo l'attentato francese, in un località turistica della Tunisia. Due terroristi tunisini, o forse di più, hanno compiuto una strage di turisti sulla spiaggia di Susa, sulla costa centro-orientale del Paese. Il bilancio, come detto, è di almeno 37 morti e 36 feriti, fra cui molti stranieri, per lo più britannici e tedeschi. Uno degli assalitori è stato ucciso mentre un complice è stato arrestato dalle forze di sicurezza.

Una cintura esplosiva e un grido: "Allah è grande" - È infine di 25 morti e 202 feriti il bilancio ufficiale, reso noto dal ministero dell'Interno kuwaitiano dell'attentato nella moschea sciita al Imam al Sadiq a Kuwait City. L'attacco avvenuto durante la preghiera del venerdì è stato rivendicato dall'Isis. Secondo quanto riferiscono testimoni oculari all'inviato dell'emittente televisiva panaraba al Jazeera, un uomo è entrato nella moschea con indosso una cintura esplosiva e si è fatto saltare in aria al grido di "Allah è grande".

Sommaruga condanna gli attentati - Su quanto accaduto, tra gli altri, si è espressa la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga, a nome del governo svizzero, condannando fermamente gli attentati terroristici compiuti in Francia, Tunisia e Kuwait.

"Il Consiglio federale, a nome del popolo svizzero, esprime le proprie condoglianze ai parenti delle vittime e alle nazioni interessate", si legge in una dichiarazione odierna del Dipartimento federale di giustizia e polizia. Sommaruga aggiunge che "dobbiamo lottare sempre contro l'intolleranza, l'estremismo e il terrorismo e non lasciarci intimidire da tali attacchi".

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