THAILANDIATraffico di migranti, si consegna un alto ufficiale

BANGKOK - Un alto ufficiale dell'Esercito thailandese si è consegnato oggi per fronteggiare le accuse relative al suo coinvolgimento nel traffico di migranti, parte di un racket che da anni aveva base nel sud del Paese lucrando sulla tratta dei Rohingya in fuga dalla Birmania. Lo riferisce il Bangkok Post.

Manas Kongpan, ora tenente generale, è accusato di traffico di esseri umani, assistenza a stranieri che entrano illegalmente nel Paese, detenzione illegale ed estorsione a danni delle famiglie dei migranti finiti prigionieri, ai quali viene chiesto di pagare un riscatto tipicamente di 2mila dollari.

Manas è la vittima più eccellente del giro di vite imposto dall'attuale giunta militare dopo la minaccia di sanzioni da parte degli Stati Uniti e dell'Ue e la scoperta di 36 corpi in campi abbandonati per migranti vicino al confine con la Malaysia. La stretta di Bangkok sulle reti dei trafficanti è uno dei fattori dietro la recente crisi umanitaria di migliaia di Rohingya e bengalesi abbandonati dagli scafisti su barconi in mare da mesi.

In particolare, Manas è finito nelle indagini dopo la scoperta di diversi trasferimenti bancari effettuati sul suo conto nel 2013, quando era un colonnello del comando regionale nel sud del Paese. Prima del mandato di arresto nei suoi confronti, le autorità di Bangkok avevano già arrestato oltre 50 tra politici e funzionari locali, accusati di essere complici dei trafficanti.