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TURCHIALa scia di violenza macchia la campagna elettorale turca

26.05.15 - 19:17
Gambizzata Elif Dogan Turkmen, 53enne avvocato e candidata del principale partito di opposizione
La scia di violenza macchia la campagna elettorale turca
Gambizzata Elif Dogan Turkmen, 53enne avvocato e candidata del principale partito di opposizione

ANKARA - Non si arresta la scia di violenza che sta macchiando la campagna elettorale in Turchia. A dieci giorni dalle elezioni politiche del 7 giugno, Elif Dogan Turkmen, 53enne avvocato e candidata del principale partito di opposizione, i laici del Chp, è stata gambizzata nella provincia meridionale di Adana.

Un agguato armato che l'ha colta intorno alle nove di questa mattina all'ingresso di un ristorante, proprio mentre si stava recando a un incontro elettorale. Secondo le autorità a sparare è stato un uomo di 54 anni, identificato come Ali Fuat E.

Le telecamere di sorveglianza lo inquadrano mentre pistola alla mano si avvicina alla donna e, dopo un primo tentativo in cui l'arma pare incepparsi, le scarica addosso tre colpi da pochi passi mirando proprio alle gambe. Poi la fuga su una macchina presa in affitto, abbandonata a un centinaio di metri di distanza.

Secondo il governatore provinciale Mustafa Buyuk, si è trattato della "conseguenza di una disputa avvocato-cliente". Ma gli inquirenti non escludono al momento nessuna ipotesi: "I fatti saranno analizzati scrupolosamente una volta che l'aggressore verrà catturato", spiega il procuratore di Adana Ali Yeldan.

Già dimessa dall'ospedale, la candidata ha ammesso di conoscere l'attentatore, che in passato le avrebbe chiesto denaro, promettendo di non farsi intimidire: "Continueremo il nostro lavoro più forti di prima", scrive su Twitter, dando appuntamento ai suoi elettori già domani sera.

"Ho già avvertito i nostri deputati, i candidati e le strutture del partito contro queste provocazioni. Dobbiamo restare calmi ed essere preparati alla mattina dell'8 giugno", è stata la reazione del candidato premier del Chp, Kemal Kilicdaroglu. La condanna del governo di Ankara non si è fatta attendere: "Consideriamo un attacco a qualunque candidato come se fosse contro tutti noi", ha assicurato il ministro della Cultura, Omer Celik.

L'episodio giunge però in un clima infuocato che sta avvelenando il rush finale della campagna elettorale turca. A essere colpito è soprattutto il sud-est, dove si gioca una delle partite chiave: oltre alle grandi metropoli Istanbul e Ankara, è lì che l'Akp, al governo dal 2002, potrebbe perdere voti decisivi.

Secondo alcuni sondaggi, se i curdi dell'Hdp riuscissero a superare la soglia di sbarramento del 10%, il partito del presidente Recep Tayyip Erdogan rischierebbe di non avere una maggioranza sufficiente a confermare un governo monocolore.

Appena tre giorni fa Ramazan Demir, candidato dell'Akp, era stato ferito con tre coltellate allo stomaco in un tour elettorale sempre nella provincia di Adana. La stessa dove la scorsa settimana un pacco bomba era scoppiato nella sede dell'Hdp ferendo sei persone, mentre un'altra esplosione quasi simultanea colpiva l'ufficio di Mersin. Attacchi che si aggiungono agli oltre 60 contro il partito curdo negli ultimi due mesi, con un'escalation di tensione che ora rischia di condurre la Turchia a un voto blindato.

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