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Le indagini sulla chat: "Inattendibile"
MILANO - Non aveva indosso gli indumenti intimi quando è precipitato. È quanto emerge di nuovo su Domenico Maurantonio, il 19enne di Padova morto a Milano lo scorso 10 maggio volando giù dalla finestra del quinto piano di un hotel dove era ospite per una gita di classe a Expo.
Pantaloni e mutante, si viene a sapere, sono stati trovati vicino al cadavere. È questo l'ennesimo tassello dell'ancora oscura vicenda che potrebbe far pensare che qualcuno, questi indumenti, li abbia gettati giù dalla finestra.
I nuovi dettagli sono contenuti nell'indagine condotta dal pm di Milano Claudio Gittardi. Il giovane, al momento del ritrovamento, indossava soltanto una maglietta.L'intimo accanto al corpo del ragazzo sembrerebbe confermare l’ipotesi della goliardata tra compagni di classe finita tragicamente. Al momento nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati in relazione alla morte di Domenico.
Nell’ambito delle indagini ci sono alcuni dati ritenuti certi: la caduta non è stata accidentale, in quanto il parapetto della finestra da cui il ragazzo è precipitato è alto un metro e 10 cm. Domenico, insomma, o si è sporto volontariamente, o l'ha fatto con l’aiuto di qualcun altro. Ci sono poi i segni ecchimotici trovati sul braccio destro; la serata a base di alcol, il ritrovamento di feci nel corridoio e il fatto che il giovane, prima di volare giù, si fosse sporcato.
I suoi compagni di classe hanno fornito una serie di dettagli, ma alcuni passaggi dei loro verbali presenterebbero delle incongruenze.
La chat di Whatsapp finita ieri su "Chi l'ha visto", scritta da un presunto testimone oculare della morte del ragazzo, per la Squadra mobile milanese è "inattendibile".
Gli investigatori hanno precisato che l’autore di quel messaggio "è stato a lungo cercato e infine individuato ma non sa niente. La persona in questione è un frequentatore dell’albergo - spiega il capo della mobile Alessandro Giuliano -. Tutto ciò che ha scritto è frutto di un passaparola, di notizie apprese sui giornali o in televisione. Non è un testimone diretto".
