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I 3/4 dei tedeschi sarebbero favorevoli ad introdurre una nuova disciplina scolastica, quella "dell'educazione e delle buone maniere"
BERLINO - Introdurre nelle scuole una nuova materia: "l'educazione", ossia imparare le buone maniere. Lo vorrebbero tre tedeschi sul quattro, ossia il 75% degli intervistati in un sondaggio condotto da YouGov, un istituto di ricerca internzaionale fondato a Londra nel 2000 ed oggi presente in diversi paesi del mondo.
In una società che ha scelto di darsi del tu, nell'epoca della cosiddetta società liquida, torna a farsi sentire la necessità delle buone maniere e di una certa nobiltà d'animo.
Il 51% degli intervistati ritiene che sarebbe opportuno rendere obbligatoria tale disciplina. Le buone maniere e l'educazione sono considerate più importanti dell'economia, della prevenzione contro le dipendenze o l'informatica. Le materie che, invece, in pochi vorrebbero obbligatorie sono l'insegnamento della religione islamica (2%), l'astronomia (l'8%) e l'insegnamento della religione cristiana (il 12%).
Opionione diffusa in Germania è lo scadimento generale della qualità dell'insegnamento. Il 68% dei cittadini tedeschi ritiene che i figli debbano imparare troppe materie inutili, mentre il 54% ritiene che la qualità delle lezioni era migliore in passato rispetto ad oggi. Il 52% degli intevistati ritiene che gli scolari di oggi siano oberati di compiti. Un sovraccarico di studio che toglierebbe energia e tempo per coltivare i propri hobby.
Tra i più entusiasti dell'introduzione della materia "Educazione e buone maniere" sono gli over 55 (il 61% del totale), mentre nella fascia d'età tra i 18 e i 24 anni i favorevoli si fermano al 33%.
Il direttore dell'associazione dei filologi tedeschi e presidente dell'associazione dei docenti tedeschi, Heinz-Peter Meidinger, ha dichiarato all'agenzia tedesca "Deutsche Presse": "E' ovvio che il valore dell'educazione è un compito importante della scuola. Scuola chiamata anche ad educare al rispetto del prossimo, alla cortesia, al riguardo". Ma questo dovere, ha voluto precisare Meidinger, in prima linea sono i genitori ad essere chiamati ad assolverlo. "Se i genitori non fungono da esempio e se il modello di società è quello del farsi avanti a gomitate senza il rispetto del prossimo per raggiungere a tutti i costi i propri obiettivi, la scuola risulta essere impotente".
