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Secondo la corte d'appello di Colonia la diffusione del testo di Schwan deve essere bloccata
BERLINO - L'ex cancelliere della Riunificazione tedesca, Helmut Kohl, ha vinto l'ennesimo round giudiziario contro il suo ex ghost writer, Heribert Schwan, autore di una biografia dello storico leader cristianodemocratico ormai best-seller, arricchita di numerose citazioni non autorizzate. Secondo la corte d'appello di Colonia la diffusione del testo di Schwan deve essere bloccata.
Per i giudici la pubblicazione delle citazioni, risalenti a oltre dieci anni fa, è illegale perché tra i due era stata pattuita "una tacita clausola di riservatezza".
Il libro dell'editore Heyne dal titolo 'L'eredità. I protocolli Kohl', in vendita ormai dallo scorso ottobre, non potrà per questo più essere distribuito. Anche se le copie già sugli scaffali potranno continuare a essere vendute.
Schwan aveva utilizzato 115 citazioni senza il consenso dell'85enne Kohl. Molto scalpore avevano suscitato le parole sull'ex pupilla, la cancelliera Angela Merkel, che non sarebbe stata "nemmeno in grado di mangiare correttamente con forchetta e coltello" agli esordi in politica.
L'ex cancelliere aveva originariamente ingaggiato il giornalista Schwan per scrivere le sue memorie, uscite poi in 3 volumi. Ma la collaborazione si era interrotta a metà del quarto tomo. Da allora Kohl ha anche intrapreso una dura azione legale per rientrare in possesso dei nastri su cui sono registrate oltre 600 ore di conversazione tra i due.
ats ansa
