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NEPALI morti sono oltre 3600

27.04.15 - 10:45
Le vittime della valanga sull'Everest sono 18, alcune persone sono state inghiottite dai crepacci
I morti sono oltre 3600
Le vittime della valanga sull'Everest sono 18, alcune persone sono state inghiottite dai crepacci

KATHMANDU - È salito a 3.617 morti il bilancio dei morti accertati in seguito al terremoto in Nepal. Lo ha reso noto la polizia.

Tra i morti nel sisma, se ne registrano oltre 1.300 soltanto nella valle di Kathmandu. E si contano anche 6.515 feriti, ha riferito il dipartimento di polizia su Twitter.

Persone inghiottite dai crepacci - Al momento è stata accertata anche la morte di 18 persone in seguito ad una valanga che ha colpito un campo base sull'Everest. Altri 61 morti si registrano in India.

Diverse persone, impossibile dire quante, sono state inghiottite dai crepacci che si trovano in una delle zone più pericolose del percorso di ascesa all'Everest, la seraccata del Khumbu, tra il campo base e il Campo 1. Lo riferisce l'associazione italiana Ev-K2-Cnr.

L'associazione, un ente privato autonomo che gestisce il laboratorio-osservatorio Piramide, a 5050 metri di quota sul versante nepalese del monte Everest, si basa su quanto riportato ieri dagli sherpa.

A riferire la testimonianza degli sherpa è l'alpinista Mario Vielmo. La zona in cui sono state viste le persone intrappolate nei ghiacci è quella nota agli alpinisti come 'icefall', la cascata di ghiaccio (seraccata) che si trova tra il Campo base dell'Everest e il Campo 1 e si trova nella zona opposta a quella colpita nei giorni scorsi dalle due valanghe.

"È un percorso molto pericoloso - osserva il portavoce dell'associazione Ev-K2-Cnr, Pietro Coerezza - perché lì il ghiaccio è normalmente in movimento". Basti pensare che in un crollo avvenuto sulla icefall un anno fa avevano perso la vita 16 persone, per la maggior parte sherpa. "È difficile - aggiunge l'associazione - avere una stima di quante possano essere le vittime". Le due valanghe, staccatesi dal versante opposto all'Everest, hanno invece provocato complessivamente, secondo le stime, fra 19 e 22 vittime e 60 feriti.

Campi alti quasi evacuati - "Abbiamo quasi evacuato i campi alti e riportato a valle qualche salma. Una settantina di feriti sono stati portati in un piccolo ambulatorio e un'ottantina di persone sono state trasferite dai campi alti al campo base". Lo dice all'ANSA Piergiorgio Rosati, uno degli elicotteristi d'alta quota partiti ieri dall'Italia per il Nepal per contribuire ai soccorsi.

Rosati si trova a Lukla dove, racconta, "al momento vengono portate le salme per poi essere trasportate a Kathmandu". L'elicotterista di Trento aggiunge che "al momento i telefoni funzionano poco, al massimo si può usare il satellitare, ma non a lungo e non può essere tenuto sempre acceso perché la corrente non è continua".

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