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Remy Jouty è accusato di non aver informato immediatamente gli inquirenti sul contenuto della scatola nera
PARIGI - Il direttore del Bea, l'Ufficio inchieste e analisi per la sicurezza dell'aviazione civile francese, è stato interrogato dai gendarmi a proposito della fuga di notizie sui contenuti della scatola nera dell'A320 di Germanwings schiantatosi sulle Alpi. Lo rivela il settimanale satirico Canard Enchaîné .
Gli inquirenti lo accusano di non averli informati per primi, come richiede la procedura, del contenuto della registrazione delle voci nel cockpit. Secondo il giornale, l'uomo, Remy Jouty, avrebbe ammesso di aver fatto una copia della registrazione, ma solo per fornirla al ministero dell'Ambiente e dei Trasporti, da cui il Bea dipende.
Interpellato dai media francesi, un portavoce del Bea ha confermato l'interrogatorio, ma ha smentito che Jouty abbia fatto una tale ammissione. "Non ha fornito alcun documento, scritto o sonoro, al ministero dell'Ambiente - ha dichiarato -. La copia della registrazione è stata consegnata dopo la conferenza stampa (del Bea giovedì scorso), verso le 20, a un rappresentante della giustizia".
Nei giorni scorsi, un sindacato di piloti aveva sporto denuncia per violazione del segreto professionale, proprio in relazione alle informazioni comparse su alcuni giornali riguardo ai contenuti della scatola nera.
