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INDIADa taxi Uber l'email alla cliente stuprata: "Siamo tornati"

24.01.15 - 10:09
"Siamo molto arrabbiati e anche sorpresi - ha detto il suo avvocato americano, Douglas Wigdor, che sta preparando una causa legale contro la start-up californiana
Da taxi Uber l'email alla cliente stuprata: "Siamo tornati"
"Siamo molto arrabbiati e anche sorpresi - ha detto il suo avvocato americano, Douglas Wigdor, che sta preparando una causa legale contro la start-up californiana

NEW DELHI - La ragazza indiana di New Delhi stuprata da un tassista di Uber ha ricevuto una e-mail dalla società americana in cui si annunciava la ripresa del servizio nella metropoli dopo un mese e mezzo di sospensione in seguito al grave incidente. "Siamo molto arrabbiati e anche sorpresi - ha detto il suo avvocato americano, Douglas Wigdor, che sta preparando una causa legale contro la start-up californiana - per l'audacia di Uber e per il fatto di non essere stati consultati sulle nuove misure di sicurezza che la società intende prendere per tutelare le donne sole".

Nella e-mail, inviata ieri a tutti i clienti, Uber riferiva di "essere tornati per servirvi e per trasportarvi di nuovo".

L'azienda americana ha infatti chiesto una licenza come radio taxi che permetterebbe di aggirare il divieto di operare imposto l'8 dicembre ai taxi via smarthphone dalle autorità di New Delhi. La richiesta è stata inoltrata con il nome di una filiale indiana di Uber chiamata Resource Experts India Private Limited che offre anche un 25% di sconto.

Tuttavia, un responsabile del governo di Delhi ha precisato all'agenzia di stampa Pti che "la ripresa del servizio di Uber è completamente illegale" senza una licenza del Dipartimento dei Trasporti e che "sequestreranno i taxi che vedranno circolare".

Dopo lo stupro della ventiseienne, le autorità locali avevano messo al bando tutti i taxi via smarthphone in attesa di varare un nuovo regolamento, ma alcuni concorrenti di Uber hanno continuato ad operare.

ats ansa

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