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ITALIAMorto lo svizzero travolto da una valanga

21.01.15 - 12:44
Il 34enne è deceduto la scorsa notte all'ospedale di Bergamo
Morto lo svizzero travolto da una valanga
Il 34enne è deceduto la scorsa notte all'ospedale di Bergamo

BERGAMO - È morto la scorsa notte all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo il turista svizzero ricoverato ieri dopo essere stato travolto da una slavina mentre praticava l'eliscì - o piuttosto l'elisnowboard - sul versante italiano del Monte Garone, nella regione di Livigno, in provincia di Sondrio. L'uomo di 34 anni era stato trasferito a Bergamo ieri con l'elicottero del servizio sanitario di emergenza 118 dopo essere stato estratto, ancora vivo ma in grave ipotermia, dalla massa nevosa.

Altri due suoi compagni erano stati estratti dalla neve in stato di lieve ipotermia, mentre un terzo e la guida italiana erano rimasti incolumi. Il sostituto procuratore di Bergamo Gianluigi Dettori ha disposto l'autopsia sulla salma. Si tratta comunque di un atto dovuto, visto che non vi sarebbero dubbi sulle cause della morte, riconducibile all'ipotermia causata dal seppellimento sotto la valanga.

L'incidente - riferiscono le agenzie di stampa italiane - è avvenuto mentre un gruppo composto da quattro snowboarder (due svizzeri e due danesi a quanto era stato riferito ieri) e dalla guida alpina Matteo Galli stavano scendendo fuoripista dopo essere stati portati in alta quota da un elicottero.

"Stavamo approcciando la discesa nella sua parte più ripida - ha spiegato Galli citato dalle agenzie - e ho fermato il gruppo in una posizione sicura. A quel punto io sono sceso per primo e mi sono raccomandato con loro di scendere al mio comando, uno per volta e di seguire la mia linea. I primi due sono scesi e si sono fermati accanto a me, quando è partito il terzo abbiamo sentito staccarsi la valanga da molto sopra rispetto a dove eravamo partiti. A quel punto ho urlato di seguirmi e di spostarsi tutti sulla destra, ma loro hanno proseguito dritti verso valle, dove, una volta arrivati su un tratto pianeggiante, sono stati raggiunti e travolti dalla valanga. Il quarto snowboarder non è rimasto coinvolto nell'incidente perché si trovava ancora nel punto individuato in precedenza come sicuro".

Tutti erano dotati di apparecchio di ricerca in valanga (Artva o Arva), pala, sonda e zaino con ABS (airbag da valanga) che hanno prontamente aperto, secondo la guida. "Ho avvertito immediatamente l'elicottero - ha aggiunto Galli - che ha attivato i soccorsi organizzati, quindi mi sono adoperato per liberarli dalla neve. Sono riuscito subito a localizzare e liberare il primo, il secondo l'ho trovato con l'Artva mentre per il terzo il lavoro è stato un po' più lungo perché il deposito della valanga si era distribuito in due conche. Quest'ultimo ragazzo ha avuto maggiori complicazioni perché è rimasto più a lungo sotto la neve. Al momento dell'arrivo dei soccorsi organizzati, dopo circa 20 minuti dall'incidente, tutti e tre gli snowboarder erano fuori dalla valanga".

Ats Ans

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