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FRANCIAL'urlo "Allah u akbhar" dei terroristi, il video

07.01.15 - 13:23
Attacco a Charlie Hebdo. Francia sotto choc per il più grave attentato terroristico della sua storia. 12 morti e 8 feriti il bilancio ufficiale
La copertina di oggi di Charlie Hebdo
L'urlo "Allah u akbhar" dei terroristi, il video
Attacco a Charlie Hebdo. Francia sotto choc per il più grave attentato terroristico della sua storia. 12 morti e 8 feriti il bilancio ufficiale

PARIGI - Un nuovo attacco, il più grave della sua storia, contro il settimanale satirico francese Charlie Hebdo. Uomini incappucciati e armati hanno fatto irruzione stamani nella sede del giornale aprendo il fuoco con dei kalashnikov. Dodici persone sono state uccise, tra cui due agenti di polizia, altre sono rimaste gravemente ferite, stando al bilancio del presidente francese François Hollande, immediatamente giunto sul luogo della strage. Nell'attacco sono rimasti uccisi, secondo quanto si apprende, sia il direttore e vignettista Charb (Stephane Charbonnier), sia uno dei disegnatori più importanti, Cabu. Ci sono anche il celebre vignettista Georges Wolinski e il suo collega Tignous tra le vittime. Lo riferisce France Info.

Dodici morti e otto feriti, quattro dei quali gravissimi: questo il bilancio ufficiale dell'attacco a CharlieHebdo, annunciato al termine della riunione straordinaria di governo convocata dal presidente Francois Hollande dal ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve. Secondo quanto affermato dal ministro i responsabili dell'attacco sono tre. Charb era stato inserito nel marzo del 2013 nella lista dei "ricercati" di al Qaida, un elenco di 10 persone "da uccidere" per i "crimini commessi contro l'Islam".

Sempre Inspire, la rivista pubblicata dal ramo yemenita-saudita, l'Aqap, nel suo ultimo numero del 24 dicembre scorso ha lanciato un appello ai 'lupi solitari', celebrando in particolare gli attacchi in Canada e Australia. Nel 'collage' con i volti dei vari attentatori campeggia un passaporto francese.

La vignetta premonitrice - Appare quanto mai amara oggi, e quasi profetica, la vignetta di Charb - il direttore di Charlie Hebdo ucciso nell'attacco di stamani alla sede del giornale - pubblicata nei giorni scorsi. "Ancora nessun attentato in Francia", si legge sul disegno, mentre un talebano armato risponde: "Aspettate. Abbiamo tempo fino a fine gennaio per farci gli auguri".

Secondo alcune testimonianze, dopo l'attacco i due assalitori sarebbero riusciti a fuggire, aggredendo un automobilista e impossessandosi della sua auto. I due durante l'attentato hanno gridato "Allah u Akbar", Dio è grande: lo testimoniano le immagini girate dal giornalista Martin Boudot, trasmesse da France Televisions.

"È stato un attentato terroristico, non c'è dubbio. La Francia è sotto shock", ha dichiarato Hollande. "Diversi attentati - ha aggiunto il capo dell'Eliseo - sono stati sventati nelle ultime settimane".

Parigi in stato d'allerta - Posti di blocco sono stati organizzati in tutta Parigi e il governo ha deciso l'immediato aumento del livello di allerta attentati terroristici in tutta l'Ile-de-France, la regione di Parigi. Polizia e gendarmi sono stati schierati davanti a scuole, edifici pubblici e redazioni di giornali.

Il settimanale, già in passato nel mirino dei fondamentalisti islamici per vignette su Maometto, aveva pubblicato stamani in copertina una caricatura dello scrittore Michel Houellebecq, al centro di polemiche per il romanzo in uscita oggi "Sottomissione", che racconta l'arrivo al potere in Francia di un presidente islamico.

Circa un'ora prima dell'attacco, sul profilo twitter del giornale è apparsa una vignetta caricaturale del leader dell'Isis Abu Bakr al Baghdadi con gli auguri per il nuovo anno.

Il video dell'esecuzione del poliziotto - Circola in Rete un altro terribile video: si vedono i due attentatori mentre aprono il fuoco contro un poliziotto, che cade a terra ferito e chiede pietà. Uno dei due terroristi si avvicina di corsa e gli spara alla testa.

Caccia all'uomo in una banlieue - Il Raid, l'unità d'assalto della polizia francese, è stato dispiegato nel dipartimento di Seine-Saint-Denis, banlieue nord-orientale di Parigi, dove si concentrano le ricerche delle forze dell'ordine dopo l'attacco alla redazione di Charlie Hebdo. Lo riferisce Le Figaro. Nel marzo 2012 le teste di cuoio del Raid furono protagoniste dell'assedio al terrorista di Tolosa, Mohammed Merah, poi ucciso.

ats

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