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FRANCIAAl grido di "Allah Akbar" travolge undici passanti con la sua auto

22.12.14 - 20:27
L'uomo si è poi inflitto un colpo di pugnale
Al grido di "Allah Akbar" travolge undici passanti con la sua auto
L'uomo si è poi inflitto un colpo di pugnale

PARIGI - Natale di paura in Francia: non si ferma la serie nera di violenze scandite al grido del Profeta. Stasera a Nantes - tra le mille luci del mercatino di Natale - un automobilista a bordo di un camioncino bianco si è volontariamente schiantato contro la folla, ferendo almeno undici persone, di cui cinque in modo grave. Per il quotidiano locale "Ouest-France" - che cita la testimonianza di diverse persone presenti e di un poliziotto - al momento di lanciarsi contro il chioschetto del vin brulé, l'uomo, 44 anni, avrebbe gridato "Allah Akbar" (Allah è grande).Poi il drammatico tentativo di suicidio, con nove colpi di pugnale. Un episodio praticamente identico a quello che domenica sera ha terrorizzato Digione, quando un automobilista con gravi problemi psicologici, a bordo della sua Renault Clio usata come l'arma di un killer, ha deliberatamente investito tredici passanti in diversi angoli della città, anch'egli al grido di "Allah Akbar". E sempre lo stesso slogan ha scandito il militante convertito all'Islam che venerdì scorso si è presentato in commissariato a Joué-les-Tours, nel centro del Paese, accoltellando tre poliziotti.

Sul suo profilo Facebook, il ragazzo di appena vent'anni - poi abbattuto dagli agenti - aveva pubblicato la bandiera nera dei terroristi dell'Isis. "Serve estrema vigilanza", avverte il presidente François Hollande. "Il rischio terrorismo non è mai stato così elevato", rincara il premier Manuel Valls. Per il suo impegno contro lo Stato islamico, la Francia - unico Paese europeo ad effettuare raid aerei nei cieli dell'Iraq insieme agli Usa - ha già pagato un pesante tributo di sangue, con l'uccisione di Hervé Gourdel, l'alpinista rapito a settembre in Algeria e sgozzato da un gruppo di fondamentalisti affiliati all'Isis. A rendere la République particolarmente esposta, c'è poi la sua missione anti-jihad nel nord del Mali o la legge contro il divieto del velo nei luoghi pubblici.

Prima comunità islamica d'Europa - con circa 5-6 milioni di musulmani - Parigi deve anche fare i conti con un esercito di connazionali, spesso indottrinati sul web, che cedono alle sirene della Guerra Santa. "Abbiamo oltre un migliaio di individui coinvolti dalla jihad in Siria o in Iraq, oltre trecento sono lì", ha avvertito il premier, invitando "tutta la società a reagire".

Di madre algerina e padre marocchino, l'automobilista folle di Digione - che ha ferito tredici persone, due in modo grave - ha detto di aver agito per le sofferenze dei bambini palestinesi e ceceni. Ma la procura esclude l'ipotesi di "atto terroristico" preferendo parlare del gesto di uno "squilibrato" con gravi problemi psicologici. Il movente dell'Islam radicale sembra invece accertato per l'aggressione contro gli agenti a Joué-Les-Tours. Lo scorso anno, la madre del ragazzo, originario del Burundi, si rivolse alla polizia per segnalare la radicalizzazione del figlio.

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