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Kamel Daoud, una delle voci più ascoltate della letteratura francofona ed esponente delle ragioni della laicità nel mondo arabo
ALGERI - Un imam salafita ha emesso una fatwa con cui ha chiesto alle autorità algerine di condannare a morte lo scrittore e giornalista Kamel Daoud, una delle voci più ascoltate della letteratura francofona ed esponente delle ragioni della laicità nel mondo arabo.
Ad emettere la fatwa (che di fatto si traduce in una richiesta di 'condanna a morte') è stato Abdelfatah Hamadache che, nel suo editto, etichetta Daoud come "apostata", "miscredente", "sionizzato", "criminale che insulta Dio".
Sulla sua pagina di Facebook, Hamadache spiega che "se la sharja fosse applicata in Algeria, la pena sarebbe quella di morte".
Raggiunto da un giornalista del sito algerino Tsa, Daoud ha annunciato che quest'oggi presenterà una querela contro l'imam dicendo che tutto questo "è la conseguenza dell'impunità di cui beneficiano gli islamisti in Algeria".
Daoud, che ha 44 anni, scrive in francese e le sue opere sono molto seguite non solo in Algeria. È stato insignito del Mauriac e del Premio dei cinque continenti della Francofonia. Quest'anno è stato finalista del Goncourt, superato (per cinque voti a quattro) da Lydie Salvayre.
ats
