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TURCHIAErdogan sfida l'Unione Europea: "Si faccia i fatti suoi"

15.12.14 - 21:07
La vicenda riguarda l'arresto di giornalisti dell'opposizione, accusati di essere legati al predicatore Fetullah Gulen
Erdogan sfida l'Unione Europea: "Si faccia i fatti suoi"
La vicenda riguarda l'arresto di giornalisti dell'opposizione, accusati di essere legati al predicatore Fetullah Gulen

ANKARA - Recep Tayyip Erdogan non arretra di un millimetro, anzi contrattacca. Dopo l'ondata di arresti contro i giornalisti dell'opposizione accusati di essere sostanzialmente legati al predicatore islamico Fetullah Gulen, l'oppositore numero uno auto-esiliato negli Usa, il presidente turco respinge le critiche dell'Unione europea. "Pensi ai fatti propri", dice alla tv di stato, aggiungendo che l'Europa "non può interferire" con misure prese "in un quadro legale, contro elementi che minacciano la nostra sicurezza nazionale".

"Qualunque cosa dica la Ue e anche se ci accetta o meno, per noi non cambia nulla", martella Erdogan dopo che l'alto rappresentante per la politica estera, Federica Mogherini, e il Commissario per l'allargamento, l'austriaco Johannes Hahn, già ieri avevano condannato le operazioni lanciate in Turchia affermando che "vanno contro i valori europei e gli standard a cui la Turchia aspira a far parte".

"Io - sottolinea oggi Erdogan - mi domando se quelli che tengono la Turchia sulla porta della Ue da 50 anni sanno davvero cosa rappresentano le misure prese". Che, per il presidente turco, non sono altro che la necessaria risposta alle "sporche operazioni" contro il governo turco.

Gli arresti dei giornalisti (tra i quali il caporedattore del quotidiano Zaman, Ekrem Dumanli, e il direttore della televisione Samanyolu) sono arrivati un anno dopo che Erdogan ha accusato anche poliziotti e magistrati di sostenere l'opposizione ed essere per questo sostanzialmente eversivi.

La brusca controreplica di Erdogan piomba su Bruxelles mentre è in corso il Consiglio dei ministri degli esteri europei. L'argomento non viene toccato. Formalmente sarà domani sul tavolo del Consiglio Affari Generali, che nella sessione di dicembre affronta lo stato dei rapporti con i paesi candidati.

Ma Federica Mogherini si dice "molto sorpresa" per le parole di Erdogan, completamente diverse da quanto emerso nella visita ufficiale compiuta la scorsa settimana in Turchia. In quell'occasione, sottolinea la 'ministra degli esteri' europea, "molti membri del governo" avevano sottolineato che la candidatura di Ankara non è fatta solo di argomenti economici, ma anche e soprattutto di valori. "Si era parlato molto positivamente sul modo di procedere" ricorda Mogherini, sottolineando che da parte Ue si vede "la possibilità di una nuova partenza, con una nuova Commissione ed un nuovo governo, senza la quale la visita non ci sarebbe stata".

ats

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