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ITALIASkinhead a Milano, il raduno rock nazista suscita polemiche

28.11.14 - 15:18
Domani in un luogo imprecisato del capoluogo lombardo suoneranno band di ispirazione neonazista
Skinhead a Milano, il raduno rock nazista suscita polemiche
Domani in un luogo imprecisato del capoluogo lombardo suoneranno band di ispirazione neonazista

MILANO - Milano, la capitale della resistenza, diventa capitale del rock nazista europeo. Sabato 29 novembre si tiene, in un luogo mantenuto segreto, un raduno di naziskin provenienti da tutta Europa. Come riferisce L’Espresso, l’evento si chiama “Hammerfest 2014” e non manca di suscitare polemica nel capoluogo lombardo. Il sindaco Giuliano Pisapia ha parlato di “sfregio ai valori della Costituzione”, mentre le associazioni antifasciste, come la storica Associazione Nazionale Partigiani Italiani (Anpi) e Libertà e Giustizia hanno chiesto di bloccare il meeting.

Gli Hammerskin sono  un’organizzazione internazionale nata negli Stati Uniti d’America una trentina di anni fa da una costola del Ku Klux Klan e persegue l’ideale di “assicurare l’esistenza del nostro popolo e un futuro per i bambini bianchi”.

Lealtà ed azione è il referente politico degli organizzatori del raduno. Nei giorni scorsi una delegazione di questa associazione ha partecipato ad Atene a una manifestazione insieme ai neonazisti greci di Alba dorata. Nella festa musicale arriveranno naziskin da tutta europa, in uno scenario dell’estrema destra in cui si inneggia alla superiorità della razza bianca, l’avversione contro i migranti, i rom e tutto quello che viene etichettato come diverso.

Ospiti di eccezione sarà la band “Lunikoff”, gli ex Landser, gruppo tedesco disciolto nel 2003 in Germania perché giudicato “un’associazione criminale”, in quanto incitava all’odio razziale, con canzoni del tipo “Figlio ariano”,  “Sturmführer”, eccetera che inneggiano all’esercito nazionalsocialista, contro gli stranieri, i neri, i turchi, gli ebrei e gli omosessuali.

Un altro gruppo che sarlirà sul palco sono i Vérszerzodé, band ungherese appartenente al circuito “Rock against communism” e i Blood & Honour. Sull’Espresso si legge che in Svizzera è stato negato loro l’ingresso per ben due volte come banda xenofoba, mentre in Slovacchia sono stati arrestati. A completare il cartellone sono i Kommando Skin, gruppo di Stoccarda anti-immigrazione.

A Milano si parla di scandalo, anche perché in altri paesi questi raduni vengono proibiti. A Milano, invece, gli organizzatori si sarebbero rivolti in Questura che, come ha spiegato al giornale Saverio Ferrari, curatore del sito osservatorio democratico, garantisce loro la protezione del luogo. “Sono stati legittimati con una sospensione di fatto della legge Mancino rispetto ad episodi evidenti di apologia e istigazine all’odio razziale, etnico e religioso quali sono questi raduni. Per questo motivo a dicembre ci saranno altri avvenimenti simili, si è sfondato un muro”.

Ufficialmente le istituzioni hanno le mani legate perché la forma degli incontri è privata.

 

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