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GERMANIATugce, il suo coraggio le è costato la vita

28.11.14 - 11:54
La studentessa 23enne è intervenuta in difesa di due ragazzine molestate da alcuni giovani. Uno di essi ha sferrato un pugno che l’ha uccisa
Foto web
Tugce, il suo coraggio le è costato la vita
La studentessa 23enne è intervenuta in difesa di due ragazzine molestate da alcuni giovani. Uno di essi ha sferrato un pugno che l’ha uccisa

BERLINO - Ha superato i confini nazionali il tragico caso di Tugce, una ragazza di Gelnhausen che oggi compie 23 anni attaccata a un macchinario che la tiene artificialmente in vita. La sua morte cerebrale è stata dichiarata dai medici dell’ospedale di Offenbach quasi due settimane fa. In Germania Tugce è ormai un’eroina e del suo caso hanno riferito i maggiori media tedeschi e internazionali. Ma allo stesso tempo è rimasta vittima del cosiddetto “Zivilcourage”, quel coraggio civile che l’ha portata alla morte. Ed è stato il padre della ragazza a chiedere di non staccare la spina, di aspettare il giorno del suo 23esimo compleanno. La giovane, si diceva, è stata strappata via dalla vita quasi due settimane fa su un parcheggio di un fast-food di Offenbach sul Meno, cittadina di 120mila abitanti nell’Assia, Germania centrale.

Era il mattino del 15 novembre. Due ragazzine adolescenti, dell’età di 13-16 anni, visibilmente ubriache, si trovavano nei pressi dei servizi igienici all’interno del fast-food, quando sarebbero state avvicinate e importunate da alcuni giovani. Tugce sarebbe intervenuta in difesa delle due ragazze. La risposta di uno di essi, un 18enne, Sanel M. che si trova ora in carcere preventivo a Offenbach, è stato un pugno alla tempia. Il ragazzo l'ha aspettata che uscisse dal locale. La ragazza è caduta a terra, battendo violentemente la testa, ed è svenuta. Dall'orecchio usciva sangue. Le ferite riportate sono state da subito giudicate gravissime dai medici. Trauma cranico dal quale non si è più ripresa. Tugce, in coma, è stata attaccata alla vita grazie ai macchinari.

Il 18enne non parla. Si è chiuso in un silenzio ermetico che non facilita il lavoro degli inquirenti. E’ accusato di aver causato le gravissime ferite che hanno portato alla morte cerebrale di Tugce. La polizia sta cercando di rintracciare le due ragazzine per riuscire ad ottenere ulteriori elementi utili alle indagini.

Intanto la società civile si è mobilitata. La solidarietà si diffonde attraverso i social network, dove sono state migliaia le manifestazioni di affetto e vicinanza alla ragazza e alla sua famiglia. Con una petizione si chiede che a Tugce venga assegnata la croce di ordine al merito della Repubblica Federale di Germania. Sono oltre 12.000 le adesioni raccolte in pochi giorni. Al motto di “Tugce ha dimostrato coraggio civile, dimostriamole il nostro rispetto”, venerdì sera, alle 18.00, si riuniranno davanti all’ospedale tutti coloro che vogliono dimostrarle tutto il loro affetto. E rendere omaggio al suo civilissimo gesto. In ricordo di una ragazza coraggiosa e valorosa.

 

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