L'uomo ha detto di "meritare" la pena capitale, ma ha respinto l'accusa di aver sacrificato i passeggeri per salvarsi la vita
SEUL - La pena di morte è stata chiesta oggi dall'accusa al processo in Corea del Sud contro il comandante del traghetto Sewol, affondato nell'aprile scorso con un bilancio di oltre 300 morti, in gran parte liceali in gita scolastica.
Il capitano Lee Joon-Seok è imputato davanti al Tribunale di Gwangiu per "omicidio colposo aggravato". Nel corso del processo ha detto di "meritare" la pena capitale, ma ha respinto l'accusa di aver sacrificato i passeggeri per salvarsi la vita.
Ats Ans