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ITALIAGiallo di Elena Ceste, il marito è indagato

24.10.14 - 12:22
Michele Buoninconti: “Me lo aspettavo, speriamo che serva per cercare la verità”
Foto web
Giallo di Elena Ceste, il marito è indagato
Michele Buoninconti: “Me lo aspettavo, speriamo che serva per cercare la verità”

TORINO - Michele Buoninconti è indagato. Il marito di Elena Ceste, 37enne scomparsa il 24 gennaio scorso e ritrovata cadavere negli scorsi giorni nelle campagne a 800 metri di distanza dalla sua abitazione di famiglia in Costigliole d'Asti, è sospettato di omicidio, ma per ora non di occultamento di cadavere. Lo scrive il quotidiano online “La Stampa”.

Venerdì mattina, alle 7,50, I Carabinieri si sono recati a casa di Buoninconti per consegnargli un avviso di garanzia in modo tale che l'indagato possa nominare un proprio consulente a difesa. Il 44enne è quindi formalmente indagato per la morte della donna.

Le indagini proseguono nel più stretto riserbo. Lunedì mattina, alle 8, comincerà l'autopsia sul corpo della donna, effettuata, come si legge sull'edizione online de La Stampa, dal medico legale Franco Romanazzi di Alba". "Me lo aspettavo, speriamo che serva per cercare la verità", ha detto Buoninconti.

In questo momento difficile per Michele e i familiari di Elena, i genitori, la sorella Daniela e i quattro figli, tutti riuniti nella casa di Costigliole, continua l'assedio di tv e cronisti.

Il suo corpo è stato ritrovato nudo alle 9:50 di sabato scorso, nove mesi dopo, nel territorio di Isola. La donna scomparve alle 8:10 del 24 gennaio. Gli ultimi a vederla alcuni testimoni in cortile vestita troppo leggera per le temperature invernali. Il marito ha raccontato che la moglie non si sentiva bene. Fu lui ad accompagnare i figli quella mattina. Dettaglio insolito questo. Infatti, era sempre Elena a portare i figli a scuola.

Dopo nove mesi è stato ritrovato il cadavere di una donna che fu madre. La donna su Facebook aveva avuto contatti e relazioni con altri tre uomini, identificati e interrogati. I segni della depressione di una persona che forse non era riuscita ad adattarsi a una vita isolata, di campagna, lei che aveva studiato e vissuto nella grande città, a Torino. La donna aveva vissuto anche nella città del marito, Angri, in provincia di Salerno.

Si ipotizza anche il suicidio. Il padre di Elena, Franco, ha dichiarato: "Aspettiamo la fine delle indagini per ora non è un omicidio, siamo qui, con Michele, tutti uniti". La sorella Daniela, sempre a "La Stampa": Di certo Elena non è arrivata nuda in quel canale. Vogliamo capire cosa è successo".

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