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STATI UNITIEbola: Duncan arrivò al pronto soccorso con la febbre alta, ma fu rimandato a casa

10.10.14 - 19:56
È quanto emerge dalla cartella clinica del Texas Health Presbyterian
Foto Keystone / AP
Ebola: Duncan arrivò al pronto soccorso con la febbre alta, ma fu rimandato a casa
È quanto emerge dalla cartella clinica del Texas Health Presbyterian

DALLAS - Thomas Duncan, il "paziente zero" di ebola negli Usa, arrivò al pronto soccorso con una febbre di 39,4 gradi e disse all'infermiera che lo visitava che era arrivato dall'Africa. La donna era rimasta impressionata dopo aver misurato la temperatura al malato, al punto da aver marcato la cosa nei suoi appunti con un punto esclamativo.

Ciò nonostante il liberiano era stato rimandato a casa con un antibiotico e un farmaco anti-febbrile. È quanto emerge dalla cartella clinica del Texas Health Presbyterian, per un totale di 1'400 pagine, che la famiglia di Louise Troh, la compagna di Duncan, ha consegnato ai media americani.

I familiari della Troh e alcuni leader afro-americani sostengono che Duncan sia stato mal curato perché nero e senza mutua. La cartella clinica ne segue passo passo l'odissea medica, dall'ingresso al pronto soccorso al suo ritorno in ambulanza due giorni più tardi fino al rapido declino quando tutti gli organi vitali erano andati in collasso.

Duncan era arrivato da Monrovia via Bruxelles e Washington il 20 settembre con il virus in incubazione. Si era ammalato alcuni giorni più tardi. "Louise si chiede, come tutti, perché non sia stato ricoverato immediatamente e perché c'è voluto tanto tempo per dargli farmaci sperimentali e perché altri bianchi sono sopravvissuti e lui no", ha riferito George Mason, il religioso della congregazione frequentata dalla donna.

All'arrivo al pronto soccorso Duncan non aveva solo la febbre: si lamentava di forti dolori all'addome, capogiri, mal di testa e difficoltà a urinare. Era stata fatta una tomografia computerizzata per escludere una appendicite, un ictus e altre gravi malattie, ma alla fine il liberiano era stato mandato a casa con un antibiotico e il Tylenol. Duncan era tornato quindi nell'appartamento dove abitava con Louise e tre ragazzi: "i quattro appestati" che sono da giorni in quarantena.

Ats Ans

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