Lo scrittore francese è nato nei sobborghi di Parigi nel 1945
STOCCOLMA - Il premio Nobel 2014 per la Letteratura è stato assegnato al francese Patrick Modiano. La scelta dell'Accademia di Svezia è caduta sul 69enne autore transalpino, nato nel sobborgo parigino di Boulogne-Billancourt. La motivazione: "per l'arte della memoria con la quale ha evocato i destini umani più inafferrabili e svelato la vita reale durante l'Occupazione". Al momento dell'annuncio, Modiano non era raggiungibile telefonicamente e perciò non è venuto a conoscenza immediatamente dell'assegnazione del premio.
I bookmaker - I primi sconfitti sono i bookmaker internazionali che, ancora una volta, non ci hanno preso. I quotisti, riferisce Agipronews, erano certi che il premio sarebbe andato in Africa o in Giappone: l'eterno favorito Haruki Murakami era bancato a 4,50, il drammaturgo keniota Ngugi Wa Thiong'o si giocava a 5,00 mentre lo scrittore e sceneggiatore francese, non era stato assolutamente preso in considerazione, non era nemmeno inserito in lavagna.
La "nomination" dei bookmaker non porta fortuna all'eterno favorito Murakami Haruki: da alcuni anni lo scrittore giapponese di "1Q84" e "Norvegian Wood" si piazza in cima alla lavagna dei quotisti, ma non vince mai. È successo anche lo scorso anno, quando -Murakami era avanti a 2,00, ma alla fine la spuntò la "maestra del racconto breve contemporaneo" Alice Munro, lontana a 9,00.
Nel 2012 a scippare il Nobel dalle mani dello scrittore giapponese fu il cinese Mo Yan (a 9,00), quindi ben lontano da Murakami (a 3,00) alla vigilia dell'assegnazione del premio.
A sorpresa, nel 2011, l'Accademia Reale delle Scienze scelse lo svedese Tomas Transtromer, bancato a 11 volte la scommessa alle spalle del solito Murakami, più avanti a 4,75. Quattro anni fa vinse, invece, Mario Vargas Llosa "per la sua cartografia delle strutture del potere e per la sua immagine della resistenza, della rivolta e della sconfitta dell'individuo": anche in questo caso, il peruviano era stato snobbato dai bookie (a quota 26,00), che gli avevano preferito il giapponese (a 7,50).
Il profilo - Autore di romanzi per lo più ambientati nella Parigi occupata dai nazisti, lo scrittore e sceneggiatore francese Patrick Modiano, nato il 30 luglio 1945 a Boulogne Bilancourt, Nobel per la letteratura 2014, ha avuto come insegnante Raymond Queneau che è stato una figura fondamentale per la sua formazione e la sua crescita come scrittore.
Nel 1978 ha vinto il Premio Goncourt con Rue des boutiques obscures. Figlio di un ebreo francese di origini italiane e di un attrice belga, Modiano ha debuttato nella narrativa nel 1968 con 'La place de l'Etoilè pubblicato da Gallimard. La memoria, l'identità, la colpa e una vena esistenzialista sono i temi ricorrenti nei suoi libri portati anche sul grande schermo.
Tra questi 'Villa Tristè, diventato un film di da Patrice Leconte dove a dominare sono la nostalgia e il sogno, e tra le sue sceneggiature il film di Louise Malle 'Cognome e nome: Lacombe Luciennè.
Nel 2000 Modiano è stato membro della giuria del Festival di Cannes, presieduta da Luc Besson. Pubblicato in Italia da Einaudi per cui è di prossima uscita 'Arcipelagò e sono arrivati in libreria 'Bijoù (2005), 'Un pedigreè (2006), 'Nel caffè della gioventù perdutà (2010) e 'L'orizzontè (2012), Modiano è anche un autore Guanda che nel 2011 ha riportato in libreria il suo romanzo 'Dora Bruder', vincitore del Bottari Lattes Grinzane Cavour. È un grande libro sul vuoto con protagonista l'ebrea francese di 15 anni, Dora, il cui segreto non sarà mai svelato: Auschwitz lo impedirà.
La storia della sua famiglia ebrea è raccontata invece in 'Un pedigreè in cui gli avvenimenti privati si incrociano con le retate nella Parigi durante la guerra. Il suo ultimo libro è 'Pour que tu ne te perdes pas dans le quartier', pubblicato nel 2014.
Ed è anche autore di libri per bambini tra cui 'Caterina Certezzà, scritto nel 1988 e appena pubblicato in Italia dall'editore Donzelli.