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CORRISPONDENZE ESTEROLucy, bimba a 6 anni ma con una vita da adulta

02.06.14 - 09:39
I bambini della Tanzania, formichine operose della società
Foto Maria Martignoni
Lucy, bimba a 6 anni ma con una vita da adulta
I bambini della Tanzania, formichine operose della società

Una delle prime cose che salta all'occhio a qualsiasi viaggiatore in Tanzania è l'enorme quantità di bambini. Infatti la piramide delle età di questo paese presenta la caratteristica forma dalla base larga con un rapido assottigliamento verso la cima, dove il cinquanta percento della popolazione non ha ancora raggiunto l'età adolescenziale. Ed è proprio questo ciò che forse più ci impressiona dell'Africa: quelle tante batuffolose testoline nere, che guardano meravigliate i turisti in visita come fossero davanti a un programma televisivo. Quei piccoli un po' seriosi e timidi, con i pantaloni scoloriti, la camicia mai della misura giusta, e il brillante sorriso sempre pronto. Hanno in mano un bastoncino con il quale guidano un cerchio di ferro, che sanno rincorrere per ore. Una macchinetta come una scatola di latta, con quattro ruote di tappi di bottiglia colorati. Amano le caramelle, le penne a sfera, la musica locale, e c'è in loro quella invidiabile capacità di stupirsi che caratterizza ugualmente i bambini di tutto il mondo. Ci emoziona seguire i loro piedini nudi correre sulla strada sterrata.

Eppure non è tutto qui. La loro infantile ingenuità è unita a un precoce profondo senso di maturità e di indipendenza. Grandi lavoratori, sono proprio i bambini ad essere le formichine operose della società. Si muovono silenziosi, senza avvanzare proteste, e del loro gran da fare nemmeno ci si accorge. Le faccende domestiche sono tante, e a chi ha braccia per aiutare non è permesso tirarsi indietro. A sei anni questi ragazzini sanno già badare ai fratelli più piccoli, e camminare con loro qualche chilometro con venti litri d'acqua in bilico sulla testa. Basti pensare a Lucy, che dalla prima elementare vive sola con la vecchia nonna. È lei che alle quattro, finita la scuola, va a raccoglier legna per cucinare, e acceso il fuoco prepara il pranzo. È sempre lei che ogni giorno lava a mano la sua uniforme. Pulisce la casa, va a prendere l'acqua, cerca in giardino insalata e fagioli per la cena della sera. E se si ammala va lei stessa nel bosco alla ricerca di certe erbe medicinali che fa bollire per berne poi il succo.

E a scuola la situazione non è molto diversa che a casa. Nelle scuole tanzaniane non sono solo le nozioni di aritmetica ed inglese a venir trasmesse. Le elementari sono una vera e propria scuola di vita, dove agli allievi viene insegnata la massima disciplina, nonchè l'igiene personale e la cura dell'ambiente circostante. È infatti raro vedere un bambino con l'uniforme sporca, con le unghie lunghe, o con i capelli arruffati. E nonostante la povertà dei mezzi, le finestre rotte e buchi nel pavimento, il vialetto delle scuole è sempre ben spazzato senza ombra di foglie secche o cartacce. Non esiste il bidello. Sono gli allievi stessi a pulire il cortile e le loro classi, ogni mattina prima del suono della campanella. Durante la stagione delle piogge poi, i bambini si portano la zappa da casa, e le lezioni si fanno nei campi. Con i maestri come supervisori, sono ancora gli allievi ad arare i terreni della scuola, che in quanto vista come comunità, ha bisogno del contributo di tutti per rendersi sostenibile.

Ma i compiti di queste piccole testoline nere non finiscono qui. Esse infatti devono continuamente ingeniarsi su come raccogliere spiccioli per quaderni e matite. La spesa è troppo impegnativa per una famiglia numerosa, ed è quindi richiesto ai bambini stessi di prendere l'iniziativa. C'è chi dopo scuola si occupa di vendere canne da zucchero, chi aiuta a trasportare qualche mattone in un cantiere, chi vende pomodori di casa in casa o ancora chi si offre di zappare per pochi soldi al metro quadrato. Lucy ha addirittura un mini-pollaio con galline praticamente selvatiche, che quando sono abbastanza grasse vende per comprarsi le scarpe nuove. Quando contratta il prezzo dei suoi polli ha un'espressione seria seria, ma datele un palloncino, e vedrete la sua serietà scoppiare come una bolla di sapone. Raccontatele una fiaba, e la vedrete addormentarsi dolcemente tra le vostre braccia.

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