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Tornando ad insistere sulla necessità di una politica "rivolta verso la crescita", che "non aggravi l'austerità", Hollande rende omaggio alle "Abenomics", l'audace manovra di rilancio economico, basata sul debito, lanciata dalle autorità giapponesi. Poi l'affondo: "Che io sappia qui non c'è una commissione asiatica che viene a verificare lo stato del deficit di bilancio del Giappone...", ha ironizzato Hollande, in una frase che molti hanno interpretato come una chiara frecciatina all'esecutivo dell'Ue. "È un chiaro riferimento a Bruxelles", ha confermato un ministro della delegazione francese, citato dal Parisien.fr.
Tra le righe, il presidente ha anche criticato gli orientamenti della Banca centrale europea (Bce), chiedendo una "politica monetaria che sia funzione dell'economia reale". Proprio in un contesto in cui Tokyo conduce una forte politica di svalutazione per rilanciare le esportazioni.
La settimana scorsa, il capo dello Stato ha attaccato duramente l'esecutivo dell'Ue, reo di aver suggerito al governo francese di intraprendere una riforma delle pensioni. "La Commissione europea non deve dettarci ciò che dobbiamo fare", aveva tuonato il presidente. Pochi giorni prima, Bruxelles aveva concesso alla Francia due anni di tempo in più per riportare il deficit al 3% del Pil, ma in cambio aveva chiesto alle autorità di Parigi di andare avanti con le riforme.
