Nel testo della mozione è scritto che le conclusioni del Consiglio-mararona del febbraio scorso "non rappresentano altro che un accordo politico tra capi di stato e di governo" e che il Parlamento europeo "respinge questo accordo nella forma attuale, in quanto non rappresenta le priorità e le preoccupazioni espresse dal Parlamento, in particolare nella sua risoluzione del 23 ottobre 2012" in cui si chiedeva di dare maggiori risorse persino rispetto alla proposta della Commissione che poi è stata tagliata di 100 miliardi di euro su spinta di Gran Bretagna, Germania e degli altri paesi 'rigoristì.
Il Parlamento, è scritto ancora, "ritiene che questo accordo, che vincola l'Unione per i prossimi sette anni, non può essere accettato a meno che non siano adempiute certe condizioni essenziali".