La decisione del premier di sciogliere il governo per costituirne uno di soli tecnici ha, di fatto, spaccato Ennahda che accusa il primo ministro di non avere consultato il partito. Di questa disaccordo s'è fatto portavoce Abdelhamid Jelassi, uno dei leader del partito, che ha detto che Ennahda non è d'accordo sull'ipotesi di un governo tecnico.
La decisione del primo ministro ha invece ottenuto l'appoggio di Ettakatol, che, insieme ad Ennahda e Congresso per la Repubblica, faceva parte della maggioranza.
Intanto, su alcuni siti e pagine di Facebook islamici tunisini sono comparse ieri sera delle frasi che inneggiano all'uccisione di Chokri Belaid, l'esponente del Fronte popolare, assassinato poco dopo essere uscito dalla sua abitazione. A denunciarlo è stato uno degli esponenti del Fronte popolare, l'avvocato Abdennaceur Aouini. Nelle pagine, Chokri Belaid viene indicato come il capofila dei "kouffars", i miscredenti.