L'inquietante cifra è emersa dopo il caso della decapitazione nel Paese di una domestica cingalese di 24 anni, Rizana Nafeek: i numerosi appelli alla clemenza e la mobilitazione dell'opinione pubblica internazionale rispetto all'episodio nulla ha potuto contro la determinazione delle autorità saudite di eseguire la condanna a morte.
Secondo l'Observer, che cita gruppi per la difesa dei diritti umani, il numero esatto - tra l'altro pressoché impossibile da ottenere - dei lavoratori stranieri, domestici soprattutto, condannati a morte è senza dubbio più alto. Si segnalano in particolare 45 donne indonesiane che rischiano una sentenza a morte, con cinque di loro per le quali l'esecuzione della sentenza potrebbe essere imminente.