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ROMASiria: verso scontro finale, martedì Nato sdogana Patriot

02.12.12 - 20:34
Siria: verso scontro finale, martedì Nato sdogana Patriot
ROMA - Mentre la Nato si prepara, martedì, a dare luce verde al dispiegamento delle batterie Patriot per la difesa missilistica in Turchia, a difesa della sua frontiera meridionale, la battaglia infuria in Siria, con il New York Times che assicura: "Assad si prepara alla battaglia finale per Damasco".

Nelle ultime 24 ore tre colpi di mortaio sparati dal territorio siriano sono finiti nei pressi della città turca di Reyhanli, nella provincia di Hatay, a pochi passi dal confine con la Siria. I proiettili non hanno causato vittime né danni: sono partiti dal valico di frontiera di Babel Hawa, dove sono in corso "furiosi combattimenti tra i ribelli dell'Esl e l'esercito" fedele al presidente Bashar al Assad, ha scritto l'agenzia ufficiale turca Anadolu.

Proprio per evitare questo tipo di incidenti, e scongiurare una escalation del conflitto, la Nato martedì dovrebbe dare il via libera alla richiesta di Ankara per dislocare delle batterie Patriot al confine meridionale. I missili serviranno come "deterrente", ha precisato nei giorni scorsi la portavoce dell'Alleanza Atlantica, Oana Lungescu: "In modo che chiunque possa pensare di minacciare o attaccare la Turchia ci debba pensare due volte".

Il tema sarà anche al centro della visita del presidente russo Vladimir Putin domani ad Ankara per una riunione del consiglio di cooperazione turco-russo. Il premier Tayyp Erdogan ribadirà allo 'zar' russo che i Patriot hanno "puramente uno scopo difensivo", così come ribadito dalla stessa Nato, e che non quello di preparare una no-fly zone in Siria, alleato di ferro di Mosca.

Intanto proseguono i combattimenti in Siria, 105 i morti oggi secondo gli attivisti, oltre 400 nelle ultime 48 ore. La situazione attorno all'aeroporto della capitale è incerta. Le autorità hanno affermato che la zona "è stata ripulita dai terroristi", e una conferma è arrivata dalla EgyptAir, che ha deciso di ripristinare i voli verso Damasco. Ma i ribelli sostengono che non è vero, che si combatte ancora: la loro strategia sarebbe quella di isolare le forze siriane nella capitale, impedendo l'arrivo di rinforzi dalle altre zone teatro di scontro.

E mentre oggi una nuova autobomba ha fatto strage nella roccaforte degli insorti, 15 i morti a Homs, il Nyt afferma che Assad "si prepara alla battaglia finale per la difesa di Damasco". Le truppe fedeli al regime, in particolare la 4/a Divisione, composta quasi per interno da alawiti, la setta sciita a cui appartiene anche il presidente, sarebbero rientrate nella capitale, dove sono fioriti ovunque checkpoint e dove i militari si preparano in forze a respingere l'avanzata dei ribelli, e a contenere diserzioni nei ranghi sunniti.

ATS
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