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GERMANIA / SVIZZERA / NORVEGIANSU, la lettera sequestrata a Breivik e la pistola comprata in Svizzera

18.11.12 - 15:24
Nuovi retroscena sulla cellula terroristica di matrice neonazista NSU
Beate Zschäpe, in carcere per aver fatto parte della cellula neonazista NSU
NSU, la lettera sequestrata a Breivik e la pistola comprata in Svizzera
Nuovi retroscena sulla cellula terroristica di matrice neonazista NSU

BERLINO - Continuano ad emergere nuovi particolari riguardanti la cellula neonazista a cui si attribuiscono una decina di omicidi di cittadini turchi e greci residenti in Germania avvenuti in diverse città tedesche tra il 2000 e il 2006.

Il primo elemento riguarda la provenienza della pistola usata per compiere i crimini, una Ceska Zbrojovka 83. Questa sarebbe stata esportata in Svizzera nel 1993. La ditta Luxik avrebbe venduto l'arma da fuoco il 10 aprile 1996 alla ditta Schläfli & Zbinden di Berna. Nella capitale è stato lo svizzero Peter G. ad acquistarla su richiesta di Hans-Ulrich M.

Come si legge sullo Spiegel, Peter G. ha spiegato agli inquirenti che in "Svizzera non vi è nessuna difficoltà ad acquistare armi". Sempre stando a quanto raccontato agli inquirenti, Hans-Urlich M. avrebbe poi detto a Peter G. di volere rivendere l'arma in Germnania". "Ho chiesto a Hans-Ulrich se per i tedeschi fosse così difficile poter acquistare armi e lui ha risposto che per certi ambienti lo è molto e che comunque sarebbe stato meglio che io non sapessi altro su questa vicenda".

Hans-Ulrich avrebbe dichiarato di non avere niente a che fare con questo acquisto e che le dichiarazioni di Peter non corrisponderebbe al vero. Fatto sta che la giustizia tedesca è convinta che sia stato Hans-Ulrich M. a portare la pistola in Germania. Nel 1997 era stato già fermato dalla polizia tedesca con un'arma e delle munizioni. Verrebbe così confermata la pista svizzera che sarebbe servita all'organizzazione per armarsi e compiere i suoi raid omicidi.

La lettera di Breivik a Zschäpe - Anders Behring Breivik, autore della strage di Utoya e Oslo in Norvegia nel luglio del 2011 con 77 persone uccise, ha scritto una lettera a Beate Zschaepe terrorista neonazista tedesca, attualmente in carcere, per avere organizzato dieci omicidi (nove immigrati e una poliziotta) tra il 2000 e il 2007.

Nella lettera, di cui oggi la rivista tedesca "Der Spiegel" pubblica alcuni estratti, Breivik definisce la donna una "eroina della resistenza nazionale". La lettera è datata 7 maggio 2012, e potrebbe essere stata scritta proprio mentre si stava svolgendo ad Oslo il processo contro l'estremista di destra per i fatti di Utoya.

"Entrambi siamo in mezzo alle prime gocce di pioggia che ci indicano che un'enorme tempesta purificatrice si sta avvicinando sull'Europa - sono alcuni passi della missiva -. Siamo entrambi dei martiri della rivoluzione conservatrice e tu dovresti essere estremamente orgogliosa dei tuoi sacrifici e sforzi. Sappi che il tuo sacrificio viene celebrato nell'Europa del nord da decine di migliaia di conservatori culturali". Zschaepe è l'unica superstite tra le tre donne - due furono trovate morte - che componevano il nucleo della rete terroristica Clandestinità nazionalsocialista (Nsu), cui finora sono attribuiti una decina di omicidi. La lettera non è mai arrivata alla donna, in quanto sequestrata dalla polizia tedesca.

red / ats

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