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CINACongresso, il Partito comunista incoronerà di nuovo Xi

16.10.17 - 21:16
Congresso, il Partito comunista incoronerà di nuovo Xi

PECHINO - La Cina si appresta a celebrare il grande rito del congresso del Partito comunista, che mercoledì apre i lavori del suo 19esimo congresso.

Per comprenderne la portata bisogna fare un salto indietro di 5 anni e tornare alla prima uscita pubblica del Comitato permanente del Politburo uscente guidato da Xi Jinping: fu fatta al Museo Nazionale su piazza Tiananmen di fronte alla Grande Sala del Popolo, nell'ala dedicata al "secolo dell'umiliazione", partito con la Guerra dell'Oppio del 1840 e segnato dalle dominazioni straniere.

In quell'occasione, Xi parlò per la prima volta del "sogno cinese" che "racchiude i desideri a lungo accarezzati, di molte generazioni, incarna gli interessi generali, rappresenta le aspirazioni condivise di tutti i figli e le figlie della Cina".

Non a caso la foto simbolo di quel giorno (29 novembre 2012) che ritrae i 7 componenti, apre il percorso della "Mostra sul progresso della Cina nei 5 anni sotto la guida del Pcc con Xi Jinping "nucleo" della leadership", allestita nelle sale del Beijing Exhibition Centre, struttura disegnata oltre 60 anni fa dall'architetto russo Sergei Andreyev quale simbolo d'amicizia tra la Cina di Mao Zedong e l'Urss.

Nelle sale sfilano una dopo l'altra parte delle ambizioni del "sogno": la prima portaerei simbolo del progresso militare, l'ascensore capolavoro di ingegneria per far salire le navi di grandi dimensioni oltre la diga delle Tre Gole, le imprese aerospaziali e la stazione orbitante, il più grande telescopio al mondo (Fast), il primo aereo commerciale "made in China", i treni ad alta velocità e il loro network più esteso al mondo, i villaggi rurali risollevati dalla povertà e i piani energetici ambientali, le auto elettriche e le coltivazioni ecosostenibili.

Sono dozzine i ritratti di Xi che scorrono anche sui display, a marcare le fasi simbolo del mandato: se il tema è celebrare la volontà del popolo cinese verso il "sogno", altrettanto chiaro è di chi sia il merito. Xi, negli anni, ha accumulato una dozzina di cariche come non capitava dai tempi del "Grande Timoniere".

Xi ha fatto della lotta alla corruzione a "tigri" e "mosche", alti funzionari e piccoli esponenti rurali, la sua battaglia che di recente ha colpito Sun Zhengcai, membro del Politburo, ex boss del Partito di Chongqing, considerato papabile alla successione.

Figlio di Xi Zhongxun, eroe della guerra di Liberazione caduto in disgrazia durante la Rivoluzione Culturale e riabilitato nel 1978 da Deng Xiaoping, Xi ha fatto della politica internazionale un tassello importante: ad esempio, il lancio della Nuova via della Seta e dell'Asian Infrastructure Investment Bank, prima istituzione multilaterale promossa da un Paese non occidentale.

Mercoledì i 2'287 delegati, in rappresentanza degli 89'450'000 iscritti del Partito, si ritroveranno per discutere le linee generali del prossimo quinquennio (e oltre) per "dare continuità" - hanno scritto i media ufficiali - al percorso iniziato sotto la guida di Xi. Sui sette componenti del Comitato permanente del Politburo, uno degli organi chiave da rinnovare, 5, tranne Xi e il premier Li Keqiang, hanno superano i limiti taciti d'età e sono dati come certi per almeno un altro quinquennio.

Tra i potenziali ingressi anche per la sesta generazione, Wang Yang (attuale vice premier esecutivo), Chen Min'ner (fedelissimo di Xi mandato a "risanare" Chongqing), Han Zheng (potente sindaco di Shanghai) e Hu Chunhua (boss del ricco Guandong).
 
 

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