Cerca e trova immobili
NEW YORK - L'Assemblea Generale dell'Onu ha eletto 15 nuovi membri del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite: sono Angola, Senegal, Nigeria, Afghanistan, Australia, Nepal, Qatar, Pakistan, Chile, Messico, Perù, Slovacchia, Spagna, Ucraina e Congo.
La nomina di quest'ultimo ha tuttavia scatenato numerose polemiche, visto che il suo governo è accusato di gravi abusi ai diritti.
L'elezione del Congo all'interno del Consiglio per i Diritti Umani dell'Onu è "uno schiaffo in faccia alle numerose vittime dei gravi abusi del governo del paese africano", ha detto Louis Charbonneau, direttore dell'osservatorio per i diritti umani Human Rights Watch alle Nazioni Unite.
"Il fatto che le forze di sicurezza governative siano ritenute responsabili della maggior parte delle violenze nella regione del Kasai nell'ultimo anno, in cui sono state uccise circa 5'000 persone, dimostra che il Congo non merita un posto nel primo organismo per i diritti umani dell'Onu", ha aggiunto.
Reazioni negative anche dall'ambasciatrice americana alle Nazioni Unite, Nikki Haley, secondo cui l'elezione del Congo è un "altro esempio del perché questo organismo manchi di credibilità e deve essere riformato".
"Il Congo è tristemente conosciuto per soppressione politica, violenze contro donne e bambini, arresti e detenzione arbitrari, omicidi e sparizioni illegali - ha spiegato Haley - ed è stato eletto per servire nel principale organismo per i diritti umani del mondo".
"Paesi che violano i diritti umani a casa propria non devono essere in grado di tutelare quelli degli altri", ha avvertito la delegata Usa. "Abbiamo bisogno di una voce unitaria, con chiarezza morale e integrità - ha concluso - e questa elezione ha dimostrato ancora una volta che il Consiglio dei Diritti Umani, come attualmente costituito, non è quella voce".
