Lo Stato islamico, secondo quanto riferito da un generale russo, controllerebbe solamente «un'area di 14.800 chiloemtri quadrati»
MOSCA - L'Isis controlla «un'area di 14.800 chilometri quadrati, ovvero meno dell'8% del territorio siriano». Lo sostiene il generale Serghiei Rudskoi, capo del dipartimento generale operativo dello Stato maggiore russo.
L'Isis attacca i governativi - Le posizioni delle truppe governative siriane sono state attaccate da 450 miliziani dell'Isis «provenienti dall'area di al-Tanf, controllata dagli Stati Uniti», continua il militare, specificando che «la maggior parte degli assalitori è stata eliminata».
Secondo il generale russo, a fine settembre i capi dell'Isis hanno tentato di lanciare una controffensiva in Siria con 3.000 uomini: un gruppo che «in parte si era creato in seguito agli spostamenti dei miliziani dall'Iraq».
Rudskoi sostiene che «oltre 1.000 terroristi, con carri armati, lanciarazzi e pezzi di artiglieria hanno raggiunto Abu Kamal, in Siria, dalle province irachene di Anbar e Ninive, dove si svolge un'operazione della coalizione internazionale a guida Usa».
Truppe di Damasco oltre l'Eufrate - Da parte loro, le truppe governative siriane, col sostegno dell'aviazione russa, hanno preso il controllo delle zone a nordovest e a ovest di Dayr az Zor sulla costa orientale dell'Eufrate.