Secondo il capo delle forze armate birmane le cifre sono state gonfiate dai media
NAYPYIDAW - Il capo delle forze armate birmane, il generale Min Aung Hlaing, ha definito oggi «esagerato» il numero dei profughi Rohingya fuggiti nelle ultime sei settimane in Bangladesh, accusando i media di aver gonfiato i numeri reali.
Lo ha scritto lo stesso generale sul suo profilo Facebook, un giorno dopo che l'Onu aveva accusato l'esercito birmano di aver organizzato una campagna sistematica per cacciare i Rohingya dal Paese e impedire il loro ritorno.
«È un'esagerazione dire che il numero di bengalesi fuggiti in Bangladesh è molto alto», ha scritto il generale, utilizzando il termine dispregiativo con il quale i Rohingya sono chiamati dai birmani. Min Aung Hlaing ha condannato «l'istigazione e la propaganda» dei media internazionali, un refrain condiviso sui social media da moltissimi birmani, aggiungendo che «i bengalesi sono tornati nel loro Paese».
L'Onu calcola che da fine agosto almeno 525 mila Rohingya siano fuggiti oltreconfine con mezzi di fortuna, in pratica metà della popolazione Rohingya presente nello stato birmano Rakhine. Già settimane fa un alto funzionario delle Nazioni Unite aveva definito la situazione «un chiaro esempio di pulizia etnica», un'accusa che è stata rifiutata anche da Aung San Suu Kyi, leader di fatto del governo birmano.