L'Austria ha introdotto il divieto di dissimulare il volto in pubblico il 1° ottobre scorso
VIENNA - Dal 1° ottobre anche l’Austria, come il Ticino, ha introdotto il divieto di dissimulare il volto in pubblico. Di qui come di là delle Alpi il provvedimento è più noto come legge anti-burqa, ma una delle prime persone a essere multate non è stata una signora musulmana con indosso il tipico indumento afghano. Bensì uno squalo.
Sì perché venerdì la polizia è intervenuta all’inaugurazione di un negozio di cellulari nel centro di Vienna, il “McShark” (o “McSqualo”), per sanzionare la mascotte della catena, un figurante con indosso un costume di spugna da pescecane che gli copriva anche il volto. Come riporta Heute, gli agenti si sono avvicinati all’uomo mascherato e gli hanno chiesto di togliersi la finta testa di squalo se non voleva essere arrestato. Interdetta, la mascotte si è inizialmente rifiutata: «Sto solo facendo il mio lavoro», ha protestato. Quindi è scesa a più miti consigli e si è tolta la maschera, incassando però una multa.
«Lo squalo è stato multato perché non voleva togliersi la maschera», ha dichiarato il portavoce della polizia austriaca Daniel Fürst a Heute. Il direttore dell’agenzia che ha organizzato la campagna pubblicitaria, la Warda Network, è interdetto: «Non sapevo che la legge si spingesse persino a toccare le mascotte», ha commentato Eugen Prosquill. «Non so se faremo altre campagne simili, ma sarebbe un peccato se da adesso non ci fossero più mascotte», ha aggiunto.
Le multe per la dissimulazione del volto possono arrivare fino a 150 euro (circa 170 franchi). Eccezioni sono contemplate per chi debba coprirsi il volto per motivi professionali e per gli eventi tradizionali, fra i quali figurerebbe, ha recentemente confermato il Ministero dell’interno di Vienna, anche il prossimo Halloween.