Nella capitale italiana, assicura Raggi, si stanno installando nuove telecamere. Il Codacons la accusa però per la scarsa vigilanza
ROMA - «È un settembre nero per l’Italia»: la sindaca di Roma, Virginia Raggi, sintetizza così questo mese caratterizzato da una serie di stupri che ha turbato il Paese e non ha risparmiato la capitale. Parlando a SkyTG24, Raggi invoca «leggi speciali» e più poliziotti per far fronte a tale fenomeno.
«Quello che sta accadendo contro le donne è mostruoso», dichiara al portale italiano. «Penso alle ultime tragedie a Rimini, nella nostra città, a Lecce e oggi anche a Catania. È inaccettabile», ha aggiunto. Da qui, il suo appello: «Il governo intervenga subito anche con leggi speciali», ha affermato.
Roma è stata teatro di almeno tre violenze sessuali negli ultimi giorni. L’ultima è avvenuta nel parco di Villa Borghese e ha avuto come vittima una senzatetto tedesca di 57 anni. Raggi assicura che il Comune non è immobile: «Stiamo potenziando il nostro sistema di videosorveglianza con più telecamere: sono un deterrente», spiega. Ma aggiunge: «Servono più forze dell’ordine per presidiare capillarmente il territorio».
Come riporta SkyTG24, l’associazione dei consumatori italiana Codacons non crede alle buone intenzioni della sindaca pentastellata e ha annunciato la presentazione di un esposto in Procura a Roma. «Vogliamo si faccia luce sulla vigilanza nei parchi pubblici della capitale - chiede il presidente Carlo Rienzi -. Troppe aree verdi come Villa Borghese versano in stato di totale abbandono».