Secondo il gruppo internazionale «nessuno dovrebbe decidere chi può e chi non può parlare»
NEW YORK - La Electronic Frontier Foundation (Eff), un gruppo internazionale no-profit per la difesa dei diritti digitali, in nome della libertà di espressione critica alcune compagnie internet per aver "sfrattato" dal web il sito neonazista Daily Stormer, in seguito a un articolo che offendeva pesantemente la giovane donna investita e uccisa durante gli scontri di Charlottesville. «Nessuno dovrebbe decidere chi può e chi non può parlare», scrive la Ong in una nota sul proprio sito.
La Eff condanna i fatti di Charlottesville e appoggia la presa di posizione «contro l'odiosa violenza che sembra crescere in tutto il Paese». Tuttavia, sottolinea, «dobbiamo riconoscere che su internet qualsiasi tattica ora usata per silenziare i neonazisti sarà presto usata contro altri, comprese le persone di cui condividiamo le opinioni».
Ad aver causato l'allontanamento del Daily Stormer dal web è un articolo in cui il sito, che conta 3 milioni di visitatori mensili, ha definito Heather Heyer, la giovane donna uccisa dall'auto di un neonazista, «una vecchia puttana trentaduenne grassa e senza figli».
In seguito all'articolo una serie di compagnie internet - tra cui l'host GoDaddy, Google, Tucows e Cloudflare - hanno bannato il sito, costretto a traslocare in Russia diventando il dailystormer.ru. L'autorità russa per le telecomunicazioni ha però fatto chiudere il giornale online, che ora risulterebbe accessibile solo sul dark web.