Ritirata la domanda di trasferimento negli Usa: «Ormai è tardi, i trattamenti non servono più»
LONDRA - Colpo di scena nella vicenda che ha fatto discutere il mondo. Dopo aver ricevuto la residenza permanente americana, preludio a un trasferimento di Charlie Gard negli Usa perché ricevesse cure sperimentali, sono gli stessi genitori a rinunciare durante l'udienza davanti all'Alta Corte britannica. «Ormai è tardi».
La famiglia ha ritirato nelle scorse ore la domanda per portarlo via dall'ospedale inglese. «C'era una finestra di due mesi. Tristemente per Charlie ora è troppo tardi. Il trattamento non offre più chance di successo».
Armstrong: one it was established there was no medical chance they accepted legal advice to withdraw legal proceedings.
— Joshua Rozenberg (@JoshuaRozenberg) 24 luglio 2017
Nel corso dell'udienza Connie Yates, la madre del piccolo, ha dichiarato: «È la decisione più difficile che abbiamo mai dovuto prendere. In seguito alla più recente risonanza magnetica abbiamo deciso di lasciar andare nostro figlio». La donna ha negato che Charlie sia cerebralmente morto, e ha aggiunto con amarezza: «Un sacco di tempo è stato sprecato».
A descrivere il clima nell'aula Joshua Rozemberg, della Bbc. Dunque gli esami effettuati la scorsa settimana hanno confermato «le peggiori paure dei genitori». «Per Charlie è troppo tardi, il danno è stato fatto. Non è più nel migliore interesse del piccolo perseguire questo trattamento», ha detto Grant Armstrong, legale della famiglia Gard.
Connie: it's what's best for Charlie now. We've always listened to the experts. We'll always know in our hearts we did the best for Charlie.
— Joshua Rozenberg (@JoshuaRozenberg) 24 luglio 2017