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SERBIASdegno per il finto "certificato di morte" di Vucic

16.07.17 - 22:09
Il ministro degli esteri Ivica Dacic ha parlato di inammissibile «incitazione all'omicidio» che mina gli interessi nazionali
Sdegno per il finto "certificato di morte" di Vucic
Il ministro degli esteri Ivica Dacic ha parlato di inammissibile «incitazione all'omicidio» che mina gli interessi nazionali

BELGRADO - Un falso certificato di morte con l'immagine del presidente serbo Aleksandar Vucic, apparso oggi sulle reti sociali e poi rimosso, ha suscitato a Belgrado reazioni dure e sdegnate da parte di esponenti del governo e del Partito del progresso serbo (Sns, conservatore), presieduto da Vucic.

Il ministro degli esteri Ivica Dacic ha parlato di inammissibile «incitazione all'omicidio» che mina gli interessi nazionali della Serbia. Ciò rende necessario individuare al più presto e punire i responsabili di tale atto ignobile. Per il ministro dei trasporti e infrastrutture Zorana Mihajlovic «un tale livello di odio non si era mai visto finora in Serbia». È un voler ricordare il passato più buio ora che la Serbia è ormai nella lista dei Paesi moderni e democratici, ha aggiunto.

«È tempo che l'odio, la violenza e l'istigazione all'omicidio vengano puniti con fermezza», ha detto da parte sua il ministro della difesa Aleksandar Vulin, mentre per il partito Sns si tratta della «manifestazione dell'odio e della frustrazione di coloro che sono stati sconfitti a più riprese da Vucic».

Lo stesso presidente serbo, che oggi e domani è in visita negli Stati Uniti, ha reagito senza troppi patemi al gesto a lui ostile. «Sono vivo, abbastanza in salute. Vedo che si affannano parecchio perchè non riescono a battermi», ha detto ai giornalisti.

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