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FILIPPINELegge marziale confermata a Mindanao

04.07.17 - 12:54
Era stata imposta da Duterte in seguito all'attacco di militanti islamisti affiliati all'Isis contro la città di Marawi
Keystone
Legge marziale confermata a Mindanao
Era stata imposta da Duterte in seguito all'attacco di militanti islamisti affiliati all'Isis contro la città di Marawi

MANILA - La Corte suprema filippina ha confermato oggi la legge marziale proclamata in maggio dal presidente Rodrigo Duterte nell'isola meridionale di Mindanao, respingendo le petizioni che contestavano la legittimità del provvedimento. Lo ha riferito il portavoce della corte, specificando che 11 giudici su 15 hanno votato in tal senso.

La legge marziale, in vigore dallo scorso 23 maggio per 60 giorni, è stata imposta da Duterte in seguito all'attacco di militanti islamisti affiliati all'Isis contro la città di Marawi, dove centinaia di essi resistono ancora oggi all'assedio delle forze di sicurezza. Le violenze hanno causato almeno 460 morti e 300 mila sfollati.

La durata del provvedimento potrà essere estesa di ulteriori 60 giorni con un voto del Congresso, dove al momento Duterte conta su una solida maggioranza. L'uso della legge marziale da parte del presidente è stato duramente contestato dalle organizzazioni per i diritti umani, memori degli abusi commessi dal dittatore Ferdinand Marcos con la copertura dello stesso provvedimento negli anni Settanta. Duterte, che non nasconde la sua ammirazione per il predecessore, ha accennato alla possibilità che la legge marziale venga estesa a tutto l'arcipelago.
 
 

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