Beatrice Huret: «L'ho fatto per amore». Ha permesso al 35enne di raggiungere l'Inghilterra
BOULOGNE-SUR-MER - «L'ho fatto per amore»: così si giustifica una ex candidata del Front National, Beatrice Huret, da oggi alla sbarra in Francia per aver aiutato un migrante iraniano a passare da Calais in Gran Bretagna.
Il processo si celebra al tribunale di Boulogne-Sur-Mer, nel nord della Francia. L'accusa è «aiuto in banda organizzata al soggiorno e alla circolazione di un clandestino¢.
Mokhtar, 35 anni, era uno dei clandestini della giungla di Calais la cui immagine aveva fatto il giro del mondo dopo che, insieme agli altri, si era cucito la bocca con ago e filo per protesta, nel marzo 2016. Proprio in quell'occasione, la ex militante di estrema destra, rimase colpita dall'uomo e decise di aiutarlo a sopravvivere. Lo ospitò, diede da mangiare e da dormire a lui e ad altri suoi compagni, quindi lo aiutò a trovare un gommone e a partire per la disperata impresa di attraversare la Manica.
Un'impresa riuscita a Mokhtar e agli altri ma che ora costa il processo alla donna, vedova e con un figlio di 19 anni.