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REGNO UNITOIl principe Harry: «Nessuno vuole davvero essere re»

22.06.17 - 13:53
Il 32enne parla anche della morte di Diana: «Ho dovuto camminare a lungo dietro alla sua bara, nessun bambino dovrebbe farlo»
Keystone
Il principe Harry: «Nessuno vuole davvero essere re»
Il 32enne parla anche della morte di Diana: «Ho dovuto camminare a lungo dietro alla sua bara, nessun bambino dovrebbe farlo»

LONDRA - Tutti ricordano il principe Harry, 12enne, camminare dietro al feretro della madre Diana, la testa bassa e gli occhi tristi. Diventato adulto, poi, ha suo malgrado catturato l’attenzione del mondo con le sue bravate, come quando è stato fotografato nudo in compagnia di donne poco vestite durante un festino in una stanza d’albergo a Las Vegas. Ora, però, Harry è un 32enne impegnato e molto consapevole del proprio ruolo e questo senso di responsabilità verso la monarchia traspare tutto dall’intervista che ha concesso alla rivista Newsweek.

«Nessuno vuole essere re»

Nella stessa, Harry parla dell’entusiasmo con il quale intende «continuare» a modernizzare la monarchia britannica per portarla nel 21° secolo insieme a William e Kate. «Non lo facciamo per noi stessi, ma per il bene del popolo», assicura. Un compito, insomma, che grava sui Windsor e che qualcuno deve pur compiere: «Se c’è qualcuno della famiglia reale che vuole essere re o regina? - si chiede - Non penso proprio, ma adempiremo ai nostri doveri al momento opportuno».

«Faccio la spesa da solo»

Nel concreto, la modernità di Harry consiste in un reale impegno nel sociale e nel volontariato («Non vogliamo arrivare, stringere qualche mano, ma non essere coinvolti») e nel condurre una «vita normale»: «Grazie al cielo non sono completamente sconnesso dalla realtà - afferma -. La gente rimarrebbe sorpresa dalla normalità della vita che io e William conduciamo». E assicura: «Faccio la spesa personalmente. A volte quando mi allontano dal bancone macelleria del supermercato del mio quartiere mi preoccupo che qualcuno mi fotografi con il cellulare, ma sono deciso ad avere una vita relativamente normale».

La monarchia è un'istituzione «magica»

Il 32enne, però, non vuole nemmeno esagerare con la «normalità». Bilanciarla con il giusto grado di mistero che circonda una famiglia reale rappresenta tuttavia «un difficile esercizio di equilibrismo»: «Non vogliamo diluire la magia... I britannici e il mondo intero hanno bisogno di istituzioni così», sostiene.

«Mia madre è morta quando ero molto giovane»

Il passaggio da giovane reale scapestrato a “testimonial” molto apprezzato della monarchia è avvenuto a 28 anni quando Harry, spinto da William, ha finalmente cercato una consulenza professionale per affrontare il dolore per la scomparsa di Diana: «Mia madre è morta quando ero molto giovane. Non volevo avere la posizione che avevo, ma alla fine ho tirato fuori la testa dalla sabbia, ho iniziato a dare ascolto agli altri e ho deciso di sfruttare il mio ruolo per davvero».

«Ho dovuto camminare a lungo dietro alla sua bara, a nessun bambino si dovrebbe chiederlo»

Quel 6 settembre del 1997 in cui il giovanissimo principe partecipò ai funerali della madre Lady Diana gli ha comunque lasciato delle «cicatrici»: «Mia madre era appena morta e io ho dovuto camminare a lungo dietro alla sua bara circondato da migliaia di persone che mi guardavano mentre altre, a milioni, facevano la stessa cosa attraverso la TV», ricorda. «Non credo si debba chiedere a un bambino di fare una cosa così, in nessun caso. Non credo possa succedere la stessa cosa oggi», conclude.

 

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COMMENTI
 

GI 6 anni fa su tio
A prescindere dal fatto che, per diventare lui re, devono abdicare gli altri....c'è chi segue il feretro della mamma, magari anche più giovane, senza tutto questo clamore....
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